Post RitaliaCamp 1.0: pensieri sciolti

Ieri c’è stato il RitaliaCamp

I commenti letti fino ad ora in rete sono interlocutori, molti sono rimasti un po’ delusi o per lo meno interdetti dallo svolgimento e per i risultati.

Ma come realisticamente avevano osservato sagge previsioni prima del camp stesso e gli stessi organizzatori non poteva andare molto diversamente
Non sarebbero bastati persone toste come Riccardo, Maurizio e altri, ma serviva una task force presieduta Gesù Cristo, Gandhi e Macchiavelli per tenere insieme i 250 e passa partecipanti presenti alla Bicocca.

Tra questi c’era varia umanità a densità variabile a leggere la lista dei partecipanti: persone oggettivamente di buona volontà, professionisti acclamati , tecnici di grande rispetto, blogger sdegnati dall’onda emotiva, progettisti o presunti tali del vituperato italia.it, afflitti da mania di protagonismo e partecipazione, intruppati, esperti di auto-marketing, personaggi che volevano tirarsi su qualche business, curiosi …

Molte persone di forte personalità: peccato che per far giocare insieme 11 calciatori di grande classe occorra usare almeno 4 o 5 palloni … se bastano
Ora dopo l’evento fondante inizia una fase probabilmente lunga e impegnativa di vera definizione di obiettivi o di focalizzazione sulle cose da fare. Di cuore buon lavoro. Qualcuno ha già fatto analisi e proposte realistiche e condivisibili
L’ottimismo della volontà al solito si scontra con il pessimismo della ragione: l’esperimento di metodo e di organizzazione è interessante. I risultati potranno essere molto minori dello sperato: forse per questa ragione sarebbe stato più cauto evitare una eccessiva mediatizzazione dell’evento per evitare prima una sopravvalutazione, poi una sottovalutazione
A bocce ferme il bloggante pone solo un quesito che da tempo gli frulla nella mente. Non è polemico, giurin giuretta, è solo una domanda.
Come mai tutto questo sdegno, di massa e a catena per il lancio (bacato) di italia.it, mentre per anni c’è stato silenzio sulla genesi lunga, inutile e infruttuosa del portalone turistico da parte di Sviluppo Italia durante il governo Berlusconi.

Perchè non si sono affrontate con uguale intensità altre azioni di promozione e sviluppo economico fatte con fondi comunitari o attraverso fondi a livello locale con investimenti inutili, clientelari, fini a coltivare giardinetti e che spesso hanno avuto risultati di sviluppo effettivo pari a ZERO ?

9 commenti su “Post RitaliaCamp 1.0: pensieri sciolti”

  1. Si é dato molto spazio ad Italia.it, uno spazio maggiore alle critiche CONTRO Italia.it.

    Se si vuole celebrare il web e la socialità raggiunta come un livello adeguato di democraticità, si devono misurare anche le situazioni negative ed i limiti.

    Sarebbe troppo semplice parlare bene di ritalia e male di italia.it. Sarebbe ancora più semplice nascondersi dopo il meeting, senza spiegare come mai le sessioni streaming non fossero disponibili, nè ad oggi non siano in rete gli slideshow, i report, un whitepaper che spieghi la progettualità di ritalia.

    Sembra che stia accadendo quanto di più semplice….

  2. Solo perchè, per rispondere alla tua domanda, la “blogosfera” non era ancora matura. Se ritalia ha dimostrato qualcosa è che altre al flash mod si può cominciare a reagire con progetto. do it your self. CErto il dibattito è all’inizio e ci sarà tanto da lavaorare ma meglio contribuire prima e discutere durante.
    ciao

  3. L’elemento centrale del dopo rItaliabarcamp è semplice: se i ritaliani vorranno rimboccarsi le maniche dopo il successo della giornata di brainstorming allora si arriverà ad avere il progetto che tutti agognano e che tutti si son impegnati a produrre. Anche in questo caso alle parole spese durante presentazioni,pleanria e discussioni dovran seguire i fatti ^_^

  4. Certo che Gesù Cristo e Gandhi come termini di paragone… wow, l’ego ringrazia assai :)

    Sabato abbiamo liberato una farfalla. Ora sta a tutti scatenare l’uragano.

  5. Come ulteriore ispirazione gandhiana vedi anche il ricatto morale rivolto a tutti i partecipanti a RitaliaCamp, che appare oggi sulla home page del wiki: “Nel caso i ritaliani non compiano i suddetti passi la stesura del progetto non potrà essere realizzata, e quindi Ritalia si fermerà.”

    La farfalla causa l’uragano senza rendersene conto. Milioni ne muoiono senza aver causato neanche un venticello. Noi cerchiamo di essere più efficaci della farfalla…

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