A proposito di giornalismo e innovazione

Marco Mazzei da leggere tutto

L’invito da parte dell’ordine è stato graditissimo ed è importante dire che per la prima volta viene inserita un’ora dedicata al “digitale” nel programma di preparazione viene inserita; onore al merito, quindi.
Parlare di innovazione in questa professione oggi è complicato: entrando nella sala ho notato decine di Olivetti Lettera 32 e mi sono improvvisamente ricordato che ancora oggi i futuri giornalisti sostengono una prova d’esame con una macchina per scrivere meccanica. Basterebbe questo per dire in quale stato drammatico sia l’informazione in Italia. Certo, per fare buon giornalismo e buona informazione bastano un tovagliolo di carta e una matita, ma purtroppo quell’ottima informazione su quel genere di mezzo non sarebbe in grado oggi di raggiungere proprio nessuno. E se non raggiunge nessuno, per definizione, non esiste.

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