Un uomo, un mito

Esperimento da non consigliare per malati di cuore

Via Lastampa.it

Se tua figlia vuole a tutti i costi un cucciolo di pastore australiano appena nato a Coburgo cosa fai? Michael Schumacher ha caricato la famiglia sul jet privato, è atterrato nei dintorni dell’allevamento bavarese e ha comprato l’esemplare. Peccato avesse pure un appuntamento con la Ferrari a Milano. E allora di corsa in taxi verso l’aeroporto, ma in ritardo di mezz’ora. Schumi ha fatto spostare il tassista, si è messo al volante. «Guarda come guida un pensionato». Il ritardo è diventato anticipo, il tassista ha raccontato sotto choc il viaggio: «Sembrava che le curve non esistessero».

2 commenti su “Un uomo, un mito”

  1. e’ un esaltato, certo che chiuque lo iventerebbe al suo posto… e poi vengono a dire, usate il casco, usate la cintura, la strada non è un circuito… ma va la’!!!!

  2. In effetti la cosa puzza di buzz marketing da parecchio lontano.
    Ma secondo me non e’ nemmeno lui, non e’ Schumacher il beneficiario di questo genere di notizie, semmai la Ferrari, che continua a mungere la sua strapagata mucca: il mito di Michael.
    Che ci sia una clausola nel contratto del “pensionato”?
    :-)

I commenti sono chiusi.