Alta Velocità Trenitaglia orientata ai clienti

Gentilmente offerto da Stefano Hesse

Prendo spesso, con il mio amico Kristof, il treno alta velocità che da Torino porta a Milano, e viceversa. Il treno costa, è costituito da gente che, come me, si muove per lavoro. Il treno non fa fermate, ha le prese per il pc, sedili comodi. In prima regalano uno snack, passiamola così, e un giornale.

Beh mica niente dai.

Ora, appurato che siamo tutta gente di business, che abbiamo tutti un laptop aperto, e che se partiamo alle 7.50 e torniamo alle 19 vorrà anche quello dire che viaggiamo per lavoro, mi chiedo due cose, tutte relative al fatto che qua non si sa monetizzare:

  • Perché non mettete una rete wireless? All’estero ce l’hanno. Non è difficile. Siamo lì come dei lemuri intenti a sgranare gli occhi sul colore lampeggiante della nostra chiavetta 3G usb. Questa connessione, fatecela pagare. Sfruttateci.
  • La colazione. Ma, voglio dire. Se salgo sul treno alle 7.50, mi sarò alzato almeno alle 6.50? Vogliamo metterla giù così? E allora, ma perchè invece di preparare 7 croissant non ce ne preparate 70, che non appena annunciate che il vagone ristorante è aperto, i visigoti in Marinella si calpestano sniffando lo zucchero a velo che cade dalle legioni avanzate? Sfruttateci.

Poi, magari, mettete anche a posto quel sito dove vi compriamo i biglietti. Fa pena. Davvero.