Il Comitato istituzionale antipirateria

Via Luca Spinelli

Governo italiano sta istituendo in questi giorni un “Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale” (tramite decreto, il DPCM 15 settembre 2008).

Il suo scopo è il redigere leggi e regolamenti per contrastare il fenomeno. I suoi componenti sono o membri del governo o soggetti da esso stesso nominati.

Nessun rappresentante della rete, nessun rappresentante dei consumatori, nessun rappresentante indipendente della cultura nè dell’industria. Tuttavia, da un punto di vista istituzionale la rappresentanza è relativamente nutrita, aspetto che solletica almeno tre deduzioni: 1. intenzioni operative piuttosto serie e celeri 2. un recente incremento delle pressioni e del potere corporativo nel settore dei diritti d’autore 3. interessi ecnomici in ballo inalterati e assai rilevanti.

Ma vediamoli nome per nome i componenti. Li ho recuperati dopo aver finalmente trovato copia del decreto istitutivo fantasma. Per ciascuno c’è anche qualche cenno biografico da consultare:

  1. Mauro Masi (segr. gen. della presidenza del consiglio dei ministro) – Coordinatore
  2. Salvatore Nastasi (capo gabinetto ministero beni culturali) – Vicecoordinatore
  3. Giuseppe Procaccini (capo gabinetto ministero interni)
  4. Alain Giorgio Maria Economides (capo gabinetto minstero affari esteri)
  5. Alfonso Maria Rossi Brigante (capo gabinetto ministero sviluppo economico)
  6. Settembrino Nebbioso (capo gabinetto ministero giustizia)
  7. Francesco Tufarelli (capo gabinetto ministero delle politiche europee)
  8. Luigi Bobbio (capo gabinetto ministero politiche giovanili)
  9. Giorgio Assumma (pres. SIAE)
  10. 2 rappresentanti della presidenza del consiglio dei ministri [non ancora noti]
  11. 2 rappresentanti del ministero dei beni culturali [non ancora noti]
  12. 2 “esperti” nominati dal presidente del consiglio di concerto col ministro dei beni culturali [non ancora noti]