Torino non ama le biciclette

Via Futura

Aveva suscitato l’entusiasmo degli ecologisti il “bike-sharing”, sul modello del più famoso car-sharing. Ora il Comune rischia di perdere i contributi regionali necessari per realizzarlo.

Il progetto, approvato in novembre, prevede la realizzazione di 116 ‘stazioni’, ognuna con un massimo di 10 biciclette che i cittadini potranno noleggiare e usare per passare da un punto all’altro della città, riconsegnando la bici anche in una stazione diversa da quella del noleggio.

Il servizio dovrebbe essere gestito per 12 anni da un unico concessionario individuato tramite concorso: ed è proprio questo il punto, perché al bando gara di ieri, mercoledì 12, nessuno si è presentato e alla scadenza dei termini per l’appalto del servizio mancano appena tre giorni. E questo nonostante per il vincitore sia prevista l’erogazione di un contributo forfettario di un milione e 972 mila euro, 300 mila di fondi comunali e il resto a carico del Ministero dell’Ambiente e della Regione. Il bando poi era stato persino modificato: lo spazio pubblicitario a disposizione del concessionario era stato aumentato da 2 a 12 metri quadrati, proprio per rendere più allettante l’offerta.