La RAI mette al rogo anche i libri

Via Chiara Jato

Lasciamo perdere il fatto, di disinteresse nazionale, che io (consulente autrice di Per un pugno di libri) rimango senza lavoro. Ma… (e questo dovrebbe essere invece di interesse nazionale, se non fossimo un popolo di assuefatti) perché chiudere una delle poche trasmissioni culturali rimaste nella tv di Stato? L’unica che parla di libri e che lo fa con i ragazzi?

Se (ahinoi) sono gli ascolti il metro di misura anche di una rete come RaiTre, si sappia che Per un pugno di libri un 5 – 6% di share lo collezionava sempre, e sono curiosa di vedere che cosa si potrà fare di meglio in quella fascia oraria della domenica. Oddio, ho paura di saperlo. Ma comunque sia, Per un pugno di libri aveva (ha? aveva?) il pregio di dare alla rete una certa immagine. Rara. Così rara che possiamo tranquillamente dire estinta.