Basta fare bene le cose e queste funzionano: altro che crisi dell’informazione

Peter Gomez su IlfattoQuotidiano

Il meglio deve ancora venire: archiviato il 2010 l’unica promessa che ci sentiamo di fare è questa. Come sono andate per noi le cose, del resto, lo sapete già: sono andate bene. L’avventura de Il Fatto Quotidiano, con le sue oltre 100.000 copie giornaliere, e quella de ilfattoquotidiano.it, con i suoi 250milia utenti unici che a volte superano abbondantemente i 300.000, dimostra che non ci eravamo sbagliati. Davvero in Italia, anzi sopratutto in Italia, c’era spazio per un’impresa editoriale che avesse un unico fine: scrivere tutte le notizie che i suoi giornalisti erano in grado di trovare.

In questi mesi si è parlato spesso di crisi dei media, della carta stampata che verrebbe uccisa da Internet, di giornali costretti a licenziare o a mettere in cassa integrazione i colleghi. Nessuno, o quasi, si è invece posto una domanda semplice, semplice: perché un lettore o un navigatore dovrebbe scegliere un quotidiano o un sito internet piuttosto che un altro?

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