Silviomat

Via Il Fatto Quotidiano

Le mini minor per le ragazze dei festini di Arcore alloggiate nel residence di via Olgettina. I bonifici al ragionier Giuseppe Spinelli, che con l’aiuto di Nicole Minetti, saldava i conti delle bunga girls, dall’affitto alle bollette della luce. I prestiti infruttiferi per parenti, amici, politici e pulzelle varie. I finanziamenti ai circoli della Libertà del ministro Michela Vittoria Brambilla. Gli acquisti nelle gioiellerie, tra Parigi e Milano, e i versamenti per costruire le ville ad Antigua attraverso la riservatissima Arner Bank. L’estratto conto di Silvio Berlusconi non mente. Voce per voce, operazione per operazione, l’universo del premier si schiude a colpi di euro. Un fiume di denaro che in 18 mesi si prosciuga: il due gennaio 2007 il conto è in attivo con 162 milioni di euro, nel giugno 2008 ne rimangono appena 2,8 milioni.

I movimenti bancari del Cavaliere sono finiti nell’inchiesta fiorentina che vede Denis Verdini indagato per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita e Marcello Dell’Utri per appropriazione indebita con altre 53 persone per finanziamenti e prestiti milionari concessi senza garanzie dal Credito cooperativo fiorentino, oggi commissariato, del coordinatore nazionale del Pdl. Durante le indagini sull’istituto di credito è emersa la particolare posizione di Dell’Utri: il senatore aveva un’esposizione di 7 milioni di euro. Ad aiutarlo è intervenuto, il 22 maggio 2008, l’amico benefattore Silvio con un prestito infruttifero di 1,5 milioni partito dal conto corrente numero 129 acceso presso l’agenzia di Segrate del Monte dei Paschi di Siena e intestato al Cavaliere. I pm toscani hanno così chiesto ai Carabinieri del Ros di verificare i movimenti del deposito nel periodo compreso dal gennaio 2007 a tutto giugno 2008.