Le conseguenze economiche del naufragio della Costa Concordia

Via Giornalettismo

La tragedia al largo dell’Isola del Giglio, accaduta proprio all’inizio della stagione delle prenotazioni delle crociere, rischia di tradursi in serie perdite per Carnival, proprietaria della Costa Concordia, ricorda l’Ansa. Domani è atteso il primo test finanziario con la risposta dei mercati. Circa un terzo di tutti i viaggi di lusso in mare – fanno notare esperti del settore – e’ organizzato proprio ora, nel periodo gennaio-marzo. E’ in questi mesi che normalmente si prenotano le crociere che poi si faranno nel corso dell’estate. Tenendo conto che nell’anno fiscale 2010, l’ultimo di cui si hanno tutti i dati a disposizione, l’Europa rappresentava il 38% dei redditi di Carnival, e che nel vecchio continente Costa Crociere e’ l’unita’ piu’ importante, il danno e’ abbastanza facile da immaginare. Innanzitutto verranno persi tutti quei viaggi che erano gia’ stati prenotati proprio sulla Costa Concordia e, secondo gli analisti, le assicurazioni non coprono la perdita di reddito, come in questo caso.

Costa ha quindici navi; nel 2007 e’ stato deciso l’acquisto di due navi della stessa classe della Concordia, pagate circa 510 milioni di euro ciascuna, Costa Favulosa, che si e’ aggiunta lo scorso anno alla flotta, e Costa Fascinosa, che dovrebbe entrare in servizio a maggio, aumentando cosi’ la capacita’ di Costa di oltre il 20%. L’assicurazione che copre Carnival dovrebbe prevedere un certo numero di rischi: danni alla macchina e allo scafo, come anche lesioni ai passeggeri e al personale di bordo, naufragi, danneggiamento a terzi e inquinamento. Gli effetti finanziari, comunque, rispetto a quanto accaduto nell’incidente in Italia, si vedranno domani quando riapriranno i mercati; e’ da segnalare che le azioni di Carnival – secondo i calcoli dell’agenzia Bloomberg – lo scorso anno avevano gia’ subito una flessione del 29%.