Lo scandalo della cancellazione di Scala Mercalli

Dal sito Fima

Apprendiamo con vivo disappunto che la RAI intende cancellare dal palinsesto 2016-2017 la serie di trasmissioni “Scala Mercalli” condotta da Luca Mercalli.

La Federazione Italiana Media Ambientali, che riunisce testate tradizionali e web, giornalisti, blogger, case editrici specializzate, agenzie di comunicazione ambientale, comunicatori ambientali, studiosi della comunicazione, esprime la propria ferma protesta per tale decisione, con l’augurio che vi siano spazi di ripensamento.

Luca Mercalli si distingue per rigore scientifico e capacità di approfondimento, qualità unite all’efficacia comunicativa e all’impegno con cui si dedica ai temi trattati.

Di là dei meriti del collega Mercalli, la chiusura di una valida trasmissione durata solo due anni lascia nel palinsesto del servizio pubblico un grave vuoto. Da un lato, infatti, diventano sempre più evidenti le emergenze ambientali (e le loro strette interconnessioni con temi sociali, geopolitici, umanitari, ecc., come sottolineato ad esempio dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco) e dall’altro cresce nell’opinione pubblica la speranza che grazie a una maggiore consapevolezza ambientale l’umanità possa trovare la strada di un benessere “equo e sostenibile” (per riprendere il termine usato dall’ISTAT per l’Indice BES).

Si pone quindi un più generale problema di politica editoriale complessiva, che deve vedere non una riduzione, ma un forte ampliamento dell’informazione ambientale in tutte le reti RAI.

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Obituary: Seymour Papert

E’ morto Seymour Papert, pioniere di un po’ di tutto nel digitale, nell’intelligenza artificiale, sui temi del costruzionismo e dell’apprendimento. E’ stato anche il papà del Logo nato per insegnare l’utilizzo dei computer ai bambini.

#openinpgi il tentativo di salvare le banche con i soldi dell’INPGI

Via senza bavaglio grazie a Fabrizio Iorio

Il Fondo Atlante II, gestito dalla Quaestio sgr di cui è presidente Alessandro Penati, firma di Repubblica, è chiamato a investire nelle banche italiane, in particolare per salvare il Monte dei Paschi di Siena. Così ha deciso il governo Renzi, che attraverso l’Adepp, l’associazione della Casse previdenziali delle professioni (e quindi anche attraverso l’INPGI), intende reperire almeno 500 milioni di euro con una sorta di prelievo forzoso.

In realtà non si tratta di un investimento, bensì un vero e proprio salvataggio. Si tratta dell’ennesimo salvataggio del sistema bancario varato da Renzi-Maria Elena Boschi (detta Etruria dal nome della banca “salvata” di cui il padre era consigliere d’amministrazione). Il Fondo Atlante II, guarda caso nato a giugno di quest’anno, comprerà le sofferenze delle banche italiane, pagandole fino al 32 per cento del valore originario.

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