Alle origini di Salvatore Aranzulla : un amico che è diventato un fenomeno

Salvatore (Aranzulla) mi ha onorato raccontando nel suo libro “il metodo Aranzulla” il mio modesto ruolo nella partenza della sua grande avventura imprenditoriale.

Nel 2007 riprendendo il mio racconto – tutto questo lo intuivo, ma non sapevo ancora come metterlo in pratica nel modo migliore. Eppure stavo ponendo le basi per la futura crescita economica del mio spazio online e sempre più persone notavano quanto stavo facendo sul web. Tra queste c’era anche un giornalista specializzato in tematiche tecnologiche, Vittorio Pasteris (già citato poco prima), che scriveva su “la Stampa” di Torino. Mi contattò e mi invitò a un evento sull’informatica che si sarebbe tenuto a Milano. Per la prima volta avrei potuto mettere piede fuori dalla Sicilia e visitare il capoluogo lombardo, magari conoscere persone che operavano nel settore informatico e fare nuove esperienze.
Era un’occasione da non perdere, anche se ero sicuro che i miei genitori non mi avrebbero dato il permesso di saltare un giorno di scuola per quel motivo. l’unica soluzione, quindi, sarebbe stata partire di nascosto. Con una carta ricaricabile, acquistai un biglietto aereo Catania-Milano su internet e la mattina della partenza, invece di andare a scuola, mi recai all’aeroporto, accompagnato da mio zio (l’unica persona della mia famiglia informata di quella trasferta). Giunto a Milano, incontrai Vittorio, che mi trattò davvero come un figlio e mi accompagnò all’evento, la mia prima vera occasione di confronto con il mondo del web e dell’informatica lontana dal mio computer, dalla lentissima connessione internet del mio paesino, dalla cameretta da cui mi affacciavo al mondo attraverso il mio sito. L’unico momento di tensione fu la telefonata che mi fece mia madre, spaventata e preoccupata perché non ero tornato a casa dopo la scuola. Non fu facile spiegarle che mi trovavo dall’altra parte dell’Italia, ma dopo una (sacrosanta) strigliata, la convinsi che stavo bene e tornai a casa. Anche se avrei rivisto Milano molto presto. Nel settembre di quell’anno Vittorio Pasteris mi invitò a Treviso, questa volta per partecipare a un BarCamp, cioè una “nonconferenza” in cui ognuno può iscriversi, prenotare uno spazio e parlare al pubblico del proprio progetto. L’evento era sponsorizzato da Telecom, che proprio in quell’occasione stava annunciando il ritorno di vtrgtlio.it, il primo portale italiano fondato nel 1996, prima come motore di ricerca e trasformato in seguito in web directory e in sito generalista. Quando venne acquistato da Telecom, divenne alìce.It, ma nel 2007 fece la sua ricomparsa, e quel BarCamp fu un’occasione per comunicare a tutti il suo ritorno sul web.
Naturalmente durante la manifestazione avrei parlato del mio sito e di come, attraverso Google AdSense, stavo trasformando il mio hobby in una piccola attività, monetizzando i contenuti dei tutoriaL
_Con grande sorpresa, vidi che las ala in cui si sarebbe tenuta la mia conferenza era strapiena di persone. Evidentemente erano in molti a voler capire come guadagnare soldi con un blog! Iniziai a parlare davanti a quel nutrito gruppo di persone, quando notai degli uomini affacciarsi alla porta e ascoltare con attenzione quanto avevo da dire. Chi erano? Be’, dei dirigenti di vtrgtlto.ìt. i quali si chiedevano dove fossero finiti tutti quanti, dal momento che la sala in cui stavano tenendo la loro presentazione era praticamente vuota. Non potevano crederci: in molti avevano “disertato” l’appuntamento con la presentazione di virgilio.it per ascoltare me, un ragazzino che frequentava ancora il liceo. Subito dopo il mio speech venni letteralmente accerchiato da due persone di virgilio.it. Si presentarono, mi fecero i complimenti per il mio intervento e Il, quasi su due piedi, mi fecero una proposta che avrebbe cambiato le sorti del mio portale: mi chiesero di curare i contenuti del canale dedicato alla tecnologia di virgilio.it, secondo loro mal gestito all’epoca e praticamente abbandonato a sé stesso. Accettai subito di buon grado e firmammo un accordo di partnership in base al quale il sito sarebbe rimasto di mia proprietà, ma sarebbe passato sotto il dominio di virgilio.it.