Più di cento giornalisti chiedono chiarimenti ai vertici dell’INPGI sul disastro dell’ente previdenziale

Via Senza Bavaglio

 

Oltre cento giornalisti di tutta Italia, eletti nelle istituzioni di categoria (Inpgi, Fnsi, Ordine, Casagit, Fondo Pensione Complementare) hanno scritto una lettera alla presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, per esprimere la preoccupazione loro e dell’intera categoria sulla tenuta dei conti dell’Istituto di previdenza, specie alla luce della sospensione del commissariamento fino al prossimo novembre deciso dal governo.

I giornalisti chiedono di conoscere quali ipotesi siano allo studio del Cda dell’Inpgi nell’ottica di eventuali tagli alle prestazioni e di maggiori entrate, mentre i consiglieri generali dell’Istituto sollecitano la presidente a convocare in tempi solleciti il consiglio generale proprio perché i problemi sul tappeto e le eventuali soluzioni da proporre ai ministeri vigilanti siano noti a tutti e sia possibile un’ampia discussione.

La lettera indirizzata alla presidente Macelloni è stata inviata per conoscenza, oltre che all’intero cda e agli organi di controllo interni dell’Istituto, anche al sottosegretario all’Editoria e ai titolari dei ministeri vigilanti.

Gli stessi giornalisti hanno scritto inoltre al segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, anche nella sua veste di componente del Cda dell’Inpgi dove siede in rappresentanza della categoria, sottolineando come “le difficili soluzioni che si profilano non possano prescindere da un’assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente”, con l’obiettivo di “tutelare i diritti e gli interessi di tutta la categoria di fronte a un passaggio essenziale, in un contesto di massima trasparenza”. Ancora, i giornalisti chiedono al segretario del sindacato  “di mettere subito in campo tutte le misure di natura sindacale che possano incidere sul miglioramento dei conti dell’Inpgi”.