Telecamorra: storie di camorra televisione e radio

Un libro di Alessandro De Pascale

coperitna di Telecamorra

Telecamorra è una storia di soldi, clan e potere, gli ingredienti di sempre quando si tratta di criminalità organizzata. Quella attiva in Campania è una vera e propria «cricca delle telecomunicazioni». Terza regione d’Italia per numero di licenze, dove si contano 77 tv e 165 radio locali registrate, la criminalità organizzata è andata da tempo all’assalto dell’etere. Dal boss iscritto alla Siae all’editore socio dei Casalesi, dall’agente neomelodico, parente del capoclan, al proprietario di una tv che offre un alibi falso al killer della camorra: nell’etere della Campania circola questo e molto di più. Le trasmissioni radio e tv sono utilizzate dai clan per inviare messaggi agli affiliati o boss durante le dirette, «onde killer» sparate a potenze non consentite o peggio completamente abusive. Frequenze rubate allo Stato, con un danno per la collettività stimato in 500 milioni di euro e rivendute con atti di compravendita falsi. Antenne usate come armi per minacciare, pubblicità sfruttata dalle cosche per giustificare il racket delle estorsioni.

Date un occhio ad esempio a Un Camorrista per Bene o un neomelidico presidente

2 commenti su “Telecamorra: storie di camorra televisione e radio”

  1. Pingback: Anonimo
  2. Ma chi è De Pascale il tossico, quello che che incontravi tra i vicoli di napoli ora scrive di camorra!! Ho visto la foto è proprio lui…ehehehe

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