Voglia di Zuckerberg

Vittorio Zambardino chiede a Walter Veltroni

E allora, Walter, perché non parli di una società che deve ricominciare a ridisegnarsi “parlandosi”? Posso fare qualche esempio di fantasia? Inserisci nel tuo programma la promessa che mai più farai qualcosa che somigli al portale Italia.it, un ecomostro elettronico costato come un Picasso. Ma soprattutto dì che sei un liberista selvaggio della creatività giovanile: che vuoi la libera competizione delle buone idee e delle nuove aziende che potrebbero nascerne, una politica dove i soldi dello stato si prendono, se si prendono, alla fine e non all’inizio, dove quelli che servono prima, per avviare l’attività, si va a cercarli presso il venture capital, dove l’abbiano vinta gli intelligenti di tutte le formazioni culturali ma dove siano in maggioranza gli ingegneri, i tecnici, non gli umanisti che poi diventano politici in erba. Dai il segnale che bisogna studiare altro ed “essere altro”, perché essere tecnologi significa avere una cultura e un’anima, perché la tecnologia è una cultura del nostro tempo.

No ci resta che sperare…