Il libro bianco del lavoro nero

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I giornalisti professionisti contrattualizzati sono circa 12.000 mentre chi svolge attività giornalistica senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato sono oltre 20.000. Insomma chi svolge attività di informazione nel nostro Paese sono circa 30.000 persone, un terzo delle quali solo con un contratto di riferimento professionale a tempo indeterminato. Il resto è fatto di collaboratori, precari e coloro i quali anche senza avere il requisito professionale adatto a svolgere questo mestiere, nei fatti lo svolge.
Molte, troppe, nuove iniziative editoriali (quelle free-press, quelle on line o semplici “panini”) sono il ricettacolo di collaboratori, giovani in cerca di accedere alla professione giornalistica attraverso le più strane ed incredibili scorciatoie. Che spesso però si materializzano solo come grandi illusioni per chi ci lavora ma come un grande affare per chi alimenta queste speranze.Ecco le cifre che ci vengono offerte dall’Istituto nazionale di previdenza giornalistica, Inpgi: secondo i dati del bilancio consuntivo 2005 il totale degli iscritti alla gestione separata sono 21.171. Il grosso degli iscritti è concentrato nella fascia di età che va dai 30 ai 45 anni (14.780) mentre coloro i quali vanno da 45 ai 60 anni di età sono 5.633. Gli iscritti over sessanta sono, invece, solo 758.

Casulamente il bloggante si trova nella fascia descritta