Il report di Reporters Sans Frontieres: va un po’ meglio in Italia

L’Italia si colloca al 52 posto e sale di 25 posizioni nel World Press Freedom Index di Reporters Sans Frontieres anche se il Global score è sceso di 2.67 punti ovvero siamo peggiornati meno degli altri. Il commento di RSF su Italia Six Italian journalists are still under round-the-clock police protection because of death threats, … Leggi tutto

E ora il sindacato dei giornalisti deve mettere in cassa integrazione i dipendenti

Via Affari Italiani C’era una volta il sindacato dei giornalisti romani. Seimila iscritti e sfide continue agli editori per il rispetto del contratto, sino ad arrivare a stampare un giornale durante gli scioperi per astenersi dal lavoro senza rinunciare al diritto all’informazione. Ora anche Stampa Romana, si piega sotto i colpi della crisi che ha … Leggi tutto

#openfnsi il racconto condiviso del 27o congresso dei giornalisti italiani

Via Lsdi Dal 27 al 30 gennaio 2015 a Chianciano si svolge il 27o congresso dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Si tratta di un congresso molto importante perchè dato il periodo storico ed economico che viviamo, gli esiti del congresso potranno decidere un buon futuro o un oscurantismo mortale per l’informazione e per i giornalisti … Leggi tutto

Un ridicolo mondo giornalistico italiano tenta con un ridicolo sindacato di fare un ridicolo contratto

glutei di massaUna premessa doverosa: qualsiasi contratto fatto oggi per i giornalisti italiani ha del ridicolo dato che il problema che non si vuole affrontare è che il sistema sta crollando e qualcuno cerca ancora di ballare sul ponte del Titanic con cotillon, pasticcini in bocca ed escort al fianco. La speranza è che in tempi brevissimi tutti coloro che hanno tolto dignità sociale, economica e professionale al mestiere dell’informazione in Italia siano spazzati via dal tornado della giustizia amministrativa e penale e dal turbinio della crisi economica. Nel frattempo il sindacato sta tentado di gestire in maniera amical – clientelare il nuovo contratto nazionale di categoria. In molti si stanno opponendo a questo stato delle cose ed hanno promosso una petizione che invito tutti a firmare per fermare l’ennesima follia:

Siamo sconcertati del decorso delle trattative per il rinnovo del contratto dei giornalisti. Quando la riservatezza diventa eccessiva, è lecito temere che gli accordi che si stanno per concludere siano fortemente penalizzanti per qualcuno e per qualcosa. In questo caso per i giornalisti e per il giornalismo.

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Giovanni Rossi nuovo presidente della Fnsi

Via Asca Giovanni Rossi , e’ il nuovo presidente della Federazione Nazionale della Stampa. Lo ha eletto il Consiglio nazionale riunito oggi a Roma. Succede a Roberto Natale, dimissionario dal momento della sua candidatura al Senato. Giovanni Rossi, sino ad oggi, era segretario generale aggiunto del sindacato unitario dei giornalisti, presidente della Commissione lavoro autonomo … Leggi tutto

Roberto Natale si dimette da segretario Fnsi per candidarsi con Sel

Via Agi “Ho accettato la candidatura alle prossime elezioni politiche, e dunque rassegno immediatamente le dimissioni da Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana”. Lo comunica il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale. “L’informazione italiana, – aggiunge – segnata da conflitti di interesse e da anomalie che ci tengono lontani dell’Europa, sta … Leggi tutto

Prendi i soldi e scappa ovvero come gli editori italiani derubano collaboratori e redattori

Via Valigia Blu

Qualche mese fa, in seguito alla segnalazione di un giornalista freelance non pagato, Arianna Ciccone aveva provato a ricostruire i passaggi di proprietà della rivista Maxim, per capire su chi ricadesse la responsabilità dei debiti contratti durante la vecchia gestione. Anche il blog L’isola dei cassintegrati ha seguito il caso (123) e da allora non abbiamo smesso di ricevere segnalazioni. Truffa sistematica o delinquenza occasionale?

Sfogliando le tante pagine di dichiarazioni e informazioni raccolte in questi mesi sul «caso Maxim» ho l’impressione di avere tra le mani un puzzle quasi completo che lascia poco spazio alla fantasia: il classico paesaggio ricostruito nei particolari a cui mancano solamente un centinaio di tasselli azzurro cielo. Sebbene questa storia presenti ancora molti vuoti (che speriamo possano essere chiariti grazie all’aiuto della Fnsi), i pezzi di cui siamo in possesso parlano da soli: collaboratori non pagati, redattori in attesa di stipendio da mesi, contratti farocchi, fallimenti fantasma, passaggi di proprietà fittizi e un direttore riluttante a dare risposte (ma felice di far parte della giuria di Veline).

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Sta cadendo la foglia di fico del sindacato unico dei giornalisti: ora ognuno per sé e Dio per tutti

Via Antonello Antonelli

Insomma, alla fine anche a livello nazionale l’incapacità del sindacato di rappresentare la galassia del lavoro autonomo e del precariato è venuta a galla e ciò che da le singole regioni è più volte stato segnalato, è deflagrato in maniera molto rumorosa a Roma, con le dimissioni della collega Maria Giovanna Faiella dalla Commissione nazionale Lavoro Autonomo, rassegnate irrevocabilmente con una lunga ed articolata motivazione, nella quale anche io mi ritrovo pienamente e per questo la riporto alla lettera.

Dopo qualche ora, Raffaella Maria Cosentino ha seguito la collega nelle dimissioni, anch’ella con una lettera motivatissima.

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Il movimento dei giornalisti liberi da una scarpata in testa al sindacato dei dipendenti (o pensionati)

Via Stefano Tesi

Al termine di un percorso lungo e variegato di equivoci, buona volontà, malizia, miopia, buona fede, petizioni di principio, ingenuità, sommi scopi e latitanze più o meno strategiche anche in Stampa Romana, la circoscrizione laziale dell’Fnsi, è saltato il tappo della consulta freelance, equivalente regionale della famigerata Commissione lavoro autonomo della Federazione.
A dar fuoco alle polveri, le dimissioni della vicepresidente della Consulta medesima, nonchè membro della Commissione, Maria Giovanna Faiella.
Motivazioni? Le solite: l’organismo “non funziona”, “nonostante la buona volontà di alcuni colleghi illuminati come Paolo Butturini (il segretario della Romana, ndr) il sindacato è ancora oggi il sindacato dei dipendenti oppure dei signorsì che occupano poltrone e dei signori delle tessere” e tratta ancora i colleghi autonomi, freelance e precari “non come dei professionisti alla pari, ma come degli sfigati che non sono riusciti ad avere un contratto”.
Tutto vero, ma non è una grande scoperta: è così da sempre.

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Giornalismo, il lato emerso della professione, un anno dopo

Continuano ad aumentare gli iscritti all’ Ordine dei Giornalsti, cresce, impoverendosi ulteriormente il lavoro autonomo, cala il lavoro subordinato e sparisce il turnover nelle redazioni mentre gli attivi continuano ad invecchiare. E’ la fisionomia della professione che emerge dall’ aggiornamento, con i dati del 2010, della Ricerca – Giornalismo,il lato emerso della professione – realizzata l’anno scorso da Lsdi.

L’analisi sarà presentata nel corso di un incontro, organizzato da Fnsi e Lsdi, che si terrà la mattina del 4 novembre a Roma (Fnsi, Corso Vittorio Emanuele 349, h. 10,30), in occasione della quarta giornata della Campagna lanciata nel 2008 dalla Federazione europea dei giornalisti Stand Up for Journalism, dedicata quest’ anno al problema del lavoro precario e della difesa dei freelance.

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