Fotografare la realtà, per capire come stanno le cose

Visto che si sono visti pochi servizi di tv non istituzionali sul tema, sarebbe interessante per farsi una idea concreta raccogliere decine o centinaia di foto di Napoli ad oggi per documentare se e quanto i rifiuti sono davvero spariti. Fuor di polemicha, solo per capire come stanno le cose davvero

Via Resistere, resitere, resistere

Napoli è pulita. Parola di Berlusconi. Venerdì giornata campale per il governo che torna a Napoli per annunciare la «fine dell’emergenza rifiuti». Peccato che i napoletani non se ne siano accorti. Ammette di essere stanco il premier – «mi fate lavorare troppo» – e quindi nessun giro in periferia, per altro non programmato. Solo il corteo delle auto blu che passa per il centro – che è sempre stato pulito tranne rarissimi momenti – fila alla riunione del Consigflio dei Ministri, a cui non sono andati i leghisti Calderoli e Maroni, e ritorno.
A tre mesi dall’inizio della legislatura, d’altronde, il premier affannato dai problemi della giustizia e da una manovra economica che ha fatto infuriare anche parte della sua maggioranza, ha bisogno di far vedere che almeno una delle promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta.
Così ha pensato bene di far ripulire le strade dove venerdì trascorrerà l’ennesima gita di governo e di piazzare le telecamere del fidato Tg4 a riprendere il miracolo. «Ritorno a Napoli» è il titolo dello speciale del tg che Emilio Fede trasmetterà venerdì in occasione del Consiglio dei Ministri partenopeo. Nello speciale, spiegano dalla redazione dell’emittente Mediaset, si vedranno «immagini del periodo drammatico vissuto dalla città e il nuovo volto della Napoli di oggi». Se non fosse vero, verrebbe da ridere.
Fonte – l’Unità

6 commenti su “Fotografare la realtà, per capire come stanno le cose”

  1. Indipendentemente da come siano realmente le strade di Napoli, non conta la realtà ma cosa dicono i media, o meglio i mass media, che in un paese rimasto negli anni 20 come l’Italia, fatta di ignoranti, analfabeti e laureati che non sanno parlare la loro lingua, continuano a primeggiare. E le tariffe di Internet sono le più care, e gli operatori mobili alzano i prezzi di internet anziché ridurli, e l’adsl non arriva ancora dappertutto. Mentre le schedine usb per vedere la tv sul pc si diffondono e non costano più nulla e i canali, tutti uguali, sul digitale terrestre si moltiplicano.
    Fa pensare, ma siamo troppo pochi a farlo.

  2. caro Vittorio, mi hai tolto le parole di bocca.

    Ho già fatto una ricerca sommaria su flickr ma ho trovato una sola foto (che poi è quella del Manifesto) posteriore all'annuncio di Berlusconi. Napoletani e Campani in genere, fateci sapere.

  3. Pingback: CattivaMaestra

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