Chiudere il Grinzane e gettare sale per terra

Dopo tutto il disastro accaduto, e considerata la quantità di melma che oramai ricopre il premio e il suo indotto, non varrebbe la pena di chiudere definitivamente la partita e pensare qualche cosa di diverso, gestito in maniera trasparente, per il futuro ?

Sei membri su 16 della giuria dei critici del Premio Grinzane Cavour presieduta dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun si sono dimessi oggi dall’incarico.Sono Alain Elkann, Luigi Forte, Rosetta Loy, Lorenzo Mondo, Jacqueline Risset e Francesca Sanvitale.

Al centro della protesta c’è la mancata comunicazione ai sei giurati del nuovo assetto del Premio con l’istituzione del Comitato dei garanti (di cui Tahar Ben Jelloun fa parte), decisa lo scorso 27 febbraio, in seguito all’inchiesta  giudiziaria che ha coinvolto il patron Giuliano Soria.

“Non si è attenuato in noi – precisano i sei in una nota – il disagio per la bufera che si è abbattuta sul Premio Grinzane Cavour. A maggior ragione, quando abbiamo appreso dai giornali, senza che nessuno ci informasse e consultasse, le decisioni sul nuovo assetto del Premio. In tal modo si è messa la Giuria davanti al fatto compiuto mortificando, insieme alla provata competenza, la correttezza del suo lavoro. Per questo abbiamo deciso di rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni augurando, nonostante tutto, lunga vita al Grinzane”.

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