Quattro pensieri su Google OS

Sul lancio di Google Os si sono lette non poco strampalate da molti commentatori italiani che scrivono di tencologia ma che forse non vivono la tecnologia.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Google ha annunciato che lancerà a fine anno un sistema operativo open source basato su Linux incentrato su Chrome e orientato prevalentemente per i netbook, i piccoli, leggeri, economici laptop nati sulla scia dei capostipi eeepc di Asus. Google sta cercando accordi con i produttori di hardware per distribuire Google Os.

C’è qualcosa di nuovo nell’atteggiamento di Google. Di solito Google non fa annunci di lungo periodo come altri tipo Microsoft del tipo: “fra 6 mesi lanceremo …”. Google realizza e poi annuncia, al massimo mette una beta semi perpetua sul prodotto, ma parte subito.

L’altra cosa curiosa è che il baricentro di Google Os dovrebbe essere il browser Chrome, che ancora però non ha una versione stabile e decente per linux (e per mac). Il centro del nuovo mondo mobile, piccolo e potente proposto da Google dovrebbe essere davvero e di nuovo il browser e le applicazioni che ci gireranno all’interno.

Molti hanno pensato di una sfida a Google a Microsoft. Con i dati disponibili oggi pare ci si trovi di fronte a ben altri scenari. Il Mercato di Microsoft sono le aziende e poi i consumatori. Il mercato dei netbook è una nicchia. E’ un’iperbole pensare seriamente a una sfida con Microsoft. La scelta di Google darà fastidio alle diverse distribuzioni di linux e al vecchio Windows XP che sui netbook trovano i loro spazi migliori. In effetti si sentiva da tempo il bisogno di un sistema operativo tosto in grado di trovare la sua anima nei netbook che stanno sempre più diventando strumenti di lavoro prima per i power user, poi per studenti, professionisti e tutti quelli che lavorano molto mobili. La mobilità prevede però la necessità di una buona connettività se non il Google netbook diventa un po’ inutile salvo un uso spinto di Google Gear.

L’altra sfida interessante da capire è quanto Google OS potrà essere utilizzato su hardware un po’ datati. Se fosse possibile un uso decente anche con computer oramai datati le potenzialità del sistema operativo aumenterebbero decisamente.

Google punta sostanzialmente a moderniazzare il concetto di network computer che Oracle tentò di realizzare senza successo anni. Vuole mettere la sua rete nei computer piccoli e agili. Per questo ha bisogno di un suo sistema operativo. Che però è un punto di partenza, non di arrivo.