Quando Bill Gates ha ragione

Per gestire un Social  Network importante ci vuole un sacco di tempo. Tanto che neanche l’uomo più ricco del mondo riesce a farcela

Diecimila richieste di amici­zia. Troppe, anche per uno che ha trascorso gran parte della sua vita davanti allo schermo di un computer. E che grazie alle nuove tecnolo­gie ha accumulato una enor­me fortuna. Ma a tutto c’è un limite e così, alla fine, Bill Ga­tes ha deciso di dire basta a Facebook. Il fondatore della Microsoft ha chiuso il pro­prio profilo sul popolarissi­mo social network. Il moti­vo? «Mi sono reso conto che si trattava di un’enorme per­dita di tempo» ha spiegato. La lista di contatti «in attesa di approvazione» era diventa­ta troppo lunga: impossibile distinguere i veri amici dagli sconosciuti, dai semplici fan o dagli scocciatori. Tutti lì a chiedere di entrare nella ristretta cerchia di contatti di Bill. «Era diventato ingestibile, alla fine ho dovuto rinunciare » ha ammesso Gates. Un clic sul tasto «disattiva account » e la sua pagina perso­nale – che a quanto pare con­tava poco più di cento amici ­è sparita dalla Rete.

1 commento su “Quando Bill Gates ha ragione”

  1. Non credo che Bill Gates abbia ragione in questo caso. Certo, io critico fortemente l’uso della parola “amici” in un social network dove al massimo incontriamo i conoscenti però il mezzo non è da demonizzare.
    Il fatto di avere 10000 richieste d’amicizia sicuramente si può risolvere… ignorandole e scegliendo l’operazione contraria. Facebook rimane una perdita di tempo? Io non credo, anche se sicuramente è così per molti che vanno su facebook a perdere tempo. Facebook è solo un altro modo per abitare la Rete. Per essere presenti e far sapere agli altri ciò di cui noi abbiamo cura. Se poi siamo stolti e violiamo noi stessi la nostra privacy è un altro problema.
    Facebook è uno strumento e come tale occorre imparare ad usarlo.
    Marco Costanzo

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