Un’analisi dei suicidi a France Telecom

Via Personal Coaching

L’ondata di suicidi e tentati suicidi che sta affliggendo France Telecom e con essa la pragmaticamente coesa società francese non dà segno di interrompersi nonostante la fuoriuscita del vicepresidente tagliatore di teste e l’accordo sindacale.

La questione stupisce molti perché alle mentalità sbrigative dei manager viene fatto di pensare che, cancellata la causa, la malattia dovrebbe passare da sola.

La spiegazione della questione è duplice:
1. la causa non solo non è stata cancellata, ma neppure compresa
2. le ferite della cultura d’impresa richiedono molto tempo per crearsi, ma ancor più per rimarginarsi

Sulla prima questione ci sarebbe molto, se non troppo, da dire; ma di tutti gli aspetti che si potrebbero tirare in ballo uno emerge chiaramente: la crisi di ruolo di quelli che un tempo venivano chiamati colletti bianchi e che oggi sempre più spesso vengono definiti manager. Negli USA – e non solo – si assite ad un diffuso rigetto del personale ad essere promosso a manager: alta responsabilità, forte esposizione a tutti i rischi, insostenibile pressione nervosa, ridotta vita sociale, disponibilità incondizionata verso aziende di cui non si comprende più il significato. Sono rimasti gli unici a dovere tutelare il funzionamento dell’impresa e a fare al contempo il boia (nei confronti dei dipendenti e della politica interna) e l’impiccato (questa va da sé). La deprofessionalizzazione e l’asservimento forzato e umiliato dei livelli intermedi crea una ferita narcisistica difficile da sanare e presto scompariranno in uno dei due modi possibili: per semplice estinzione; per cinismo strumentale (una nuova generazione di incompetenti incursori da rapina).

Sotto si trova una popolazione sofferente, ma che in qualche modo ha una coesione e una tutela sindacale e giuridica giustamente attenta a sé stessa; sopra un top management più che mai autoreferenziale che cade sempre in piedi, facendo gli interessi, oltre che della propria bulimica pancia, non più dell’impresa, quanto del sistema di potere e degli azionisti, e che, passando da un incarico all’altro, trattano ogni impresa come la stessa impresa.

È quello che Schumpeter intendeva quando sosteneva che sarebbe stato il governo dei top manager a fare affondare il sistema capitalistico basato sul profitto fine a se stesso.