Briciole di pane bloccano il Large Hadron Collider del Cern

Via Corriere.it

Gli americani dicono «the devil is in the details», il diavolo sta nei detta­gli. Ma anche Dio — diciamolo — non se la cava male, quando ci si mette. Il Large Hadron Collider (in italiano: grande colli­sore di adroni) è un acceleratore di parti­celle presso il Cern di Ginevra, il più grande e potente mai realizzato. Lungo 27 chilometri, costato 4,9 miliardi di eu­ro, dovrebbe provare l’esistenza del «bo­sone di Higgs», detto anche «la particella di Dio», che fornisce la massa alla mate­ria nell’universo e simula il Big Bang Be’, si è fermato: ci hanno tro­vato dentro mollica di pane. Nessuno sa come sia finita lì. Tecnicamente, essendo Ginevra nella Svizzera francese, si tratta­va di mollica di baguette. Duran­te l’ispezione si è scoperto che aveva messo fuori uso una delle unità esterne di raffreddamen­to che mantengono la tempera­tura a 1,9 gradi sopra lo zero as­soluto. Una portavoce del Cern ha detto:

«Supponiamo sia sta­to portato da un volatile oppure sia caduto da un aeroplano di passaggio». Titola il sito www. smartplanet. com : « Uccel­lino con Baguette 1 – Big Bang 0». Sembra un buon riassunto. Fin qui, la vicenda appare di­vertente e paradossale. Una macchina studiata per accelera­re protoni e ioni pesanti fino al 99,9999991% della velocità del­la luce, e scoprire l’origine del­l’universo, bloccata da una bri­ciola. Il più grande e costoso esperimento della fisica mon­diale sconfitto (temporanea­mente) dalla panetteria quoti­diana. Materiale per umoristi scientifici o scienziati dotati di senso dell’umorismo.