Una analisi correttamente dura della blogosfera molle

Via Luca Sofri

Sta proseguendo ormai da qualche giorno un dibattito – un nodo venuto al pettine, diciamo – sulla scarsa qualità della produzione intellettuale e di contenuti nella parte italiana della rete: io almeno ci leggo questo, ma ci sono molte sfumature. Benché in molti ci avessimo girato intorno, Giuseppe Granieri ha coniato il termine “blogosfera molle”, e altri hanno detto la loro, più o meno condividendo. Forse la sintesi più facile è quella per cui la mollezza di un paese non può che generare mollezze, anche in rete: ma è una sintesi molto preoccupante, perché fino a poco fa ci eravamo raccontati che a risollevare il paese dalle sue mollezze potesse essere solo un luogo nuovo come la rete. E che riporta all’ipotesi che la retroguardia si mangi le avanguardie, piuttosto che venirne trascinato avanti.

3 commenti su “Una analisi correttamente dura della blogosfera molle”

  1. mi son letto quanto hai riportato nei link, e naturalmente anche i commenti.
    credo che molto dipenda dalla storia italiana, dal nostro modo di socializzare, e probabilmente dal fatto che, tecnologicamente, l'italia ha una vista molto corta, e si sente parlare di fB o delle chat quasi esclusivamente per demonizzare questi strumenti, vedi Vespa, Fede, Feltri. l'uscita di Maroni sul terrorismo via web, e forse anche a sinistra lo farebbero volentieri, se non avessero paura di giocarsi quel poco di consenso che ancora hanno tra gli under 35.
    noi in italia poi dobbiamo gesticolare mentre parliamo, e in una discussione su ff o rispondendo ad un post non è possibile.
    un altro punto che andrebbe analizzatoè il fatto che la blogosfera non crea da se i contenuti, ma utilizza quanto accade nella vita di tutti i giorni per alimentare dibattiti e scatenare post.
    purtroppo in italia l'argomento di tutti i giorni, da quindici anni a questa parte, è berlusconi e le sue malefatte. personalmente sottoscrivo ogni parola che leggo in giro, ed apprezzo le analisi di molti dei blogger che seguo, nonchè le sottolineature su determinati fatti di cronaca. anche io, nel mio piccolissimissimo, quando scrivo qualcosa sono concentrato sulla (cattiva) azione di governo.
    fregarsene non si può, d'altronde, in particolare quel che accade sul lato intolleranza e razzismo, e procedendo via via verso il peggio. ma questo ci frena, frena tutti gli ottimi blogger che invece potrebbero liberare le proprie energie e fantasie per creare qualcosa di nuovo.
    scusa la lunghezza.

  2. Il fatto che buona parte della blogosfera è di chiacchieroni inconcludenti e narcisi è dimostrato dal fatto che nessuno è riuscito a realizzare un progetto editoriale fatto con "stile da internet" per creare una nuova fonte di informazione "giornalistica" alternativa ai soliti giornali in perenne crisi.
    Tu Vittorio e Sofri che siete fra i pochi giornalisti blogger "illuminati, equilibrati e impegnati" potreste farci un pensierino :-)

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