Torinesi in in gita sul Freccia Rossa

Marco Neirotti su Lastampa.it

È una piccola cittadina in viaggio ultrarapido. L’ingegnere che sa tutto di treni ammette: «Per interessare i due ragazzini faccio gli esempi con le Ferrari rispetto alle altre auto». La ragazza che chiede al giovane incravattato: «A che ora andiamo alla carrozza ristorante»? E lui, amorevole: «Arriviamo prima di mezzogiorno». Lei tenace: «Hanno già messo le tovaglie». «Le hanno messe ieri». Broncio. Si vorranno di nuovo bene a Roma.


Mentre noi si corre a Roma tra croissant e altro prosecco. Un mondo diverso. Gradito, basta vedere come scendendo tutti ringraziano Elena Bandini, capotreno, neanche Trenitalia fosse tutta sua. Ringrazia più di tutti il venditore con la coniglia Pallino rintanata nella gabbia: «È come un gattino ma mi segue anche al lavoro». Che lavoro fa? «Vendo piccoli braccialetti alle impiegate, alle commesse, nella pausa pranzo. Se fossi solo mi manderebbero via, ma il mio socio Pallino è straordinario: le incanta, si inteneriscono e comprano».

Sfortunati invece i viaggiatori partiti da Roma per Torino alle 15.50: l’arrivo era previsto alle 19.50 ma durante il viaggio il treno ha accumulato 50 minuti di ritardo.