La crisi della CNN

Trentanni di storia, ma senza festeggiamenti Via Marco Bardazzi

A febbraio, la CNN come numero di spettatori è finita alle spalle non solo di FoxNews e MSNBC – che ormai la battono regolarmente – ma anche di Headline News, il canale speciale della stessa CNN dedicato alla notizie in breve dal mondo, e perfino di CNBC, un network della NBC interamente dedicato all’informazione finanziaria.

Chi sta uccidendo la CNN? In parte è l’effetto della rivoluzione digitale, che permette di avere sempre più strumenti a disposizione per informarsi sulle vicende planetarie (incluso il sito web della stessa CNN), rendendo meno indispensabile che in passato sintonizzarsi sulla Tv fondata da Ted Turner. I tempi in cui solo gli inviati della CNN potevano raccontare in diretta il bombardamento a Baghdad, sono lontani.

Ma c’è anche un altro fenomeno che contribuisce al declino del network. Alcuni anni fa la CNN ha scelto di chiudere una trasmissione televisiva politica, “Crossfire”, nella quale commentatori di destra e di sinistra si sfidavano all’arma bianca, senza preoccuparsi di alzare la voce. CNN ha fatto all’epoca la scelta di diventare una rete seria e imparziale, senza spazi dedicati all’insulto politico. E, come racconta bene Ross Douthat sul New York Times, ha lasciato libertà di manovra alla faziosità di destra di FoxNews e a quella di sinistra di MSNBC, che fanno spesso una televisione “gridata” e vengono premiati dall’audience.