Il crollo di Wall Street, ma era in parte un errore umano

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Finale di seduta al cardiopalma a Wall Street, dove i listini a poco più di un’ora dal termine, forse per un errore in una grande istituzione finanziaria, sono finiti in una spirale negativa che ha portato il Dow Jones a cedere quasi mille punti (998,5 punti per la precisione), il 9% circa, scivolando al di sotto della soglia dei 10.000 punti prima di recuperare improvvisamente terreno. Gli investitori hanno comunque ceduto alla paura scatenata dalla crisi in Grecia e al timore che la ripresa economica possa essere messa a rischio: nel giro di pochi minuti un’ondata di vendite ha colpito Wall Street, mentre i trader seguivano le proteste in corso sulle strade di Atene. Per alcuni minuti, prima di recuperare terreno, i listini erano arrivati ad annullare i guadagni di un anno, registrando il peggiore calo giornaliero dello stesso periodo.

I rumors della Borsa individuano in Citigroup la società all’origine dell’errore materiale che avrebbe innescato il crollo del Dow Jones di oltre il 9%, recuperato in chiusura. Un trader nell’ordine di vendita avrebbe digitato una ‘b’ di billion al posto di una ‘m’ di million mandando in tilt il sistema ma, soprattutto, facendo scattare il panico sui mercati di tutto il mondo. La banca ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta interna.