Millecinquecento lettori

Via In un altro paese

Quasi cinquant’anni fa, il giornalista Enzo Forcella ha scritto un bel saggio chiamato “Millecinquecento lettori”, che inizia cosi’: “Un giornalista politico, nel nostro paese, puo’ contare su circa millecinquecento lettori: i ministri e i suoi sottosegretari (tutti), i parliamentari (parte), i dirigenti di partito, sindacalisti, altri prelati e qualche industriale che vuole mostrarsi informato. Il resto non conta, anche se il giornale vende 300 copie. Prima di tutto non e’ accertato che i lettori comuni leggano le prima pagine dei giornali, e in ogni caso la loro influenza e’ minima. Tutto il sistema e’ organizzato sul rapporto tra il giornalista politico e quel gruppo di lettori privilegiati.”
Quasi tutto il giornalismo italiano e’ contagiato da questo vizio, l’eccessiva vicinanza al mondo politico (quello di sinistra come quello di destra) e La Repubblica certamente non ne e’ esente. Certamente, le mie idee politiche e i miei pregiudizi hanno colorato le cose che ho scritto, facendomi sicuramente sbagliare in qualche giudizio o interpretazione. Ma se io ho sbagliato, ho sbagliato cercando di scrivere la verita’, con una certa documentazione e per sostenere il mio punto di vista.


Quando, per esempio, nel 2004, i cosidetti “Swift Boat Veterans for Truth” hanno sostenuto John Kerry (allora il candidato democratico alla presidenza) non era stato un vero eroe di guerra, hanno detto delle totali falsita’ senza prove, contraddette da tutti i testimoni oculari dei fatti. Ma la stampa di destra (tipo Fox News) ha dato grande risonanze alle accuse sapendo benissimo che le accuse non erano fondate perche sapeva che avrebbero comunque danneggiato l’avversario politico del momento. Quando un giornalista americano ha rinfacciato la falsita’ della campagna dei Swift Boat Veterans a Richard Viguerie, pilastro della destra Americana, questi ha risposto: “E’ solo un’opinone. Ma e’ questo il giornalismo: opinione”.
Io sono di un altro parere. Come disse il politico americano Daniel Patrick: “Hai il diritto alle tue opinioni ma non hai il diritto ai tuoi fatti.” Cioe’ i fatti sono fatti e vanno rispettati. Quello che vediamo con l’emergere di una certa stampa super-partigiana (quella berlusconiana in Italia e quella di Fox News negli USA) e’ una stampa totalmente al servizio di una causa politica, dove notizie importanti (come per esempio la guerra in Iraq) scompaiono del tutto e notizie puramente fittizie vengono manomesse: per esempio Obama “socialista”, Obama “musulmano”, ecc.