Il massacro libico

La situazione in Libia sta diventado terribile (via il Post)

Continuano ad arrivare notizie di repressioni e massacri dalla Libia, dove la polizia sta soffocando con la violenza i moti di protesta scoppiati nell’ultima settimana. Il regime non fornisce informazioni su quanto sta accadendo, quindi non ci sono cifre ufficiali, ma varie testimonianze da parte di cittadini libici e organizzazioni umanitarie parlano di almeno 280 persone uccise dalle forze dell’ordine da mercoledì scorso a oggi.

Ieri le forze di sicurezza libiche hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone che partecipava a un funerale a Bengasi, uccidendone 15 e ferendone molte altre. La gente si era riunita per ricordare proprio la morte di alcuni manifestanti uccisi nei giorni precedenti. Sempre ieri, nonostante i blocchi e i rallentamenti a cui è soggetta la Rete nel paese, sono iniziati a circolare online alcuni video inquietanti e terribili girati in una specie di obitorio, che mostravano i cadaveri dei manifestanti pestati a morte.

Il dottor Mariam dell’ospedale di Bengasi ha detto ad Al Jazeera che «è un massacro. L’esercito sta sparando ai manifestanti con proiettili veri, l’ho visto con i miei occhi. Sono ovunque, non c’è posto in cui si sia al sicuro. C’è un ragazzino di otto anni che è morto l’altro giorno con un proiettile in testa – che cosa aveva fatto per meritarsi questo?».