A Barolo il Wine Museum

Il WIMU Wine Museum del castello di Barolo si inaugura domenica 12 settembre 2010 alle 18. Nel cortile del Castello l’allestimento della fiaba musicale Pierino e il Lupo di Sergej Prokof’ev in una rilettura jazz elettronica affidata alla voce di Franco Branciaroli e alla performance dal vivo di alcuni fra i maggiori musicisti della scena … Leggi tutto

Contadini di città: un modesto manifesto

Via Agricult

Sono nato in città, ma sono cresciuto affettivamente e umanamente per la maggior parte in campagna. Della campagna amo l’operosità, la frugalità, l’ essenzialità, la sincerità, il vivere di cose vere, l’imprenditorialità fatta di concretezza e non di immagine. La campagna, il “contadinismo” non sono solo uno stile di vita, sono un modo di pensare e di esser filosoficamente che mi ha dato il coraggio e l’anticonformismo che mi ha permesso di vivere una vita da uomo libero e ragionevolmente appagato.

Il pensare in fondo da contadino anche se inurbato e digitalmente tecnologizzato mi ha dato la capacità di rispettare sempre e comunque gli altri, di cercare di vivere le cose in modo conservativo. La  campagna mi fa pensare ai tempi ragionevolmente lunghi del coltivare e dell’allevare, diversi dal consumo ossesivo e compulsivo della città dalla rivoluzione industriale ad oggi.

La radice contadina ha poi con il tempo portato dei mutamenti comportamentali importanti per un cittadino importato. Da un lato una ricerca, antesignana rispetto ai successivi ecologismi di massa, di un rispetto amoroso dell’ambiente nei modi di essere e di muoversi. Una non comune passione per lo spostamento cittadino con il classico mezzo ciclistico e una lenta, ma decisiva, passione per gli animali e le cose vegetali.

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La fenomenologia del raviolo cinese

Via Vittorio Bertola

Il problema principe viene insieme al piatto principe: il raviolo. Qui tutti mangiano ravioli: è il cibo più normale e frequente. E sono buonissimi: la pasta è sottile, appiccicosa (spesso bisogna tirare per staccarla dal piatto o dalla carta che mettono sotto), elastica e resistente, ma consistente quando la mordi; il ripieno varia dalla semplice palletta di carne (ma decisamente più grossa che nei nostri ravioli) a misture varie, ad esempio granchio e maiale, oppure verdure, oppure tutto quello che volete, accompagnato dal suo brodo. In più, dopo essere stati cotti al vapore nelle caratteristiche scatole tonde di legno, spesso vengono “fritti” ovvero passati alla piastra su un fondo di grasso non meglio precisato, ottenendo su un lato una crosta più dura e croccante.

Nel centro commerciale qui vicino, all’interno del “palazzo del cibo” – quattro piani in cui ai livelli più bassi vendono il cibo, ai livelli intermedi te lo danno da mangiare al volo e ai livelli più alti ci sono dei ristoranti – c’è un bugigattolo che dà ravioli fritti preparandoli al momento. La catena del lavoro è la seguente: c’è una gigantesca palla di ripieno, grande come un bambino, in mezzo a un tavolo, attorno al quale ci sono una dozzina di inservienti gomito a gomito che ne prendono una manciata alla volta e lo mettono nel tondino di pasta, quindi con gesti frenetici chiudono il raviolo e lo mettono in una grossa teglia rotonda. La teglia viene cotta e passata sulla piastra, fino ad arrivare al capo cameriere che fa le porzioni e le mette nelle vaschette, servendo il primo della fila. Il tutto si svolge a una velocità da capogiro che nel nostro immaginario assomiglia molto all’idea dei bambini pakistani che cuciono palloni, ma che qui è considerata normale e anzi segno onorevole di un meritevole duro lavoro da parte dei dipendenti del posto.

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Troppo cibo nella spazzatura in Italia

Via Repubblica «Il cibo si butta perché se non si coglie la differenza tra obiettivo e scopo: l’ obiettivo può essere una cena con gli amici, ma il cibo resta un dono, serve a nutrire. Dall’ agricoltura fino al frigorifero si possono fare delle scelte per ridurre gli sprechi». Marco Lucchini, direttore della fondazione Banco … Leggi tutto

Dal produttore al consumatore a Torino

I consumatori chiedono prodotti di qualità, genuini, freschi e al giusto prezzo. I produttori aderenti a Confagricoltura sono pronti a rispondere a queste richieste: l’obiettivo è sviluppare e consolidare un rapporto commerciale continuativo di reciproca soddisfazione. Confagricoltura Torino, con il sostegno economico della Camera di Commercio  di Torino, ha realizzato il progetto Dal produttore al … Leggi tutto

Le mozzarelle blu bloccate dai Nas di Torino

Via Repubblica.it Mozzarelle che una volta aperta la confezione si coloravano di blu. Un fenomeno filmato con un telefonino da una donna e denunciato ai carabinieri del Nas di Torino, che ne hanno sequestrate 70 mila presso una importante piattaforma della grande distribuzione. Erano destinate a numerosi discount di tutto il Nord Italia. Le mozzarelle … Leggi tutto

Il pizzo sul pomodorino

Via Repubblica Il pomodorino non si ferma mai. Si sposta sempre, da sud a nord e da nord a sud, scavalca l’Appennino, attraversa lo Stretto. Percorre le strade d’Italia e chilometro dopo chilometro il suo prezzo sale, s’impenna. Più viaggia e più costa. È uno dei tanti miracoli della mafia. Parte e ritorna nello stesso … Leggi tutto

I Nas da Eataly

Via Repubblica Otto ore di minuziosa ispezione, controllo di etichette e registri, prelievo di campioni di cibi, analisi della gestione. I carabinieri del Nas e i collaboratori del pm Raffaele Guariniello ieri dal mattino al pomeriggio hanno passato palmo a palmo i locali di Eataly, il supermercato-ristorante di via Nizza che ha fatto della qualità … Leggi tutto