Nato in aprile, il nuovo giornale online sperimenta in Italia una ricetta che negli Stati Uniti sta portando fortuna per esempio all’Huffington Post: poca ma buona informazione originale e tanta digestione e contestualizzazione del lavoro altrui. Intervista al direttore
Luca, Il Post è online da quattro mesi. Certo in mezzo ce ne sono stati anche due di estivi, che non sono magari il periodo più vivace per spingere su una start up. Ad ogni modo, come siete sulla tabella di marcia, meglio o peggio di quanto ti proponevi?
Molto meglio, se ti riferisci ai numeri. Abbiamo una tabella di marcia che ci impone crescite continue e considerevoli, ma un ottimo risultato di partenza ci ha permesso di rispettarla finora ampiamente. Adesso ci prepariamo alla strada in salita, ma con buone idee e prospettive.
Internet
Il punto post estivo del Post
Un diverso approccio al giornalismo digitale
Niente di più sbagliato e niente di più deleterio, soprattutto in paesi come l’Italia, da sempre abituati a guardare con sospetto al nuovo che avanza. E questo mentre di tutto si avrebbe bisogno tranne che del mettere i bastoni tra le ruote allo sviluppo di quei canali e processi informativi che nel futuro prossimo determineranno il nostro destino. Perché non vi sono dubbi che nel tempo che verrà, l’equazione informazione=potere (in senso lato e anche in senso molto pragmatico) raggiungerà la sua pienezza. Again, no doubt about it!
Il problema, a mio avviso, è dato dal fatto che i giornalisti dovrebbero continuare a fare i giornalisti, mentre la definizione di una carta d’identità per queste nuove opportunità professionali legate a doppio spago alle problematiche poste dalla scrittura digitale, dovrebbe spettare a dei tecnici qualificati (giornalisti o meno) aventi competenze specifiche. Una simile impostazione permetterebbe infatti di giungere velocemente ad una definizione delle regole (editoriali, ma anche deontologiche) che dovrebbero governare la professione del giornalista digitale contribuendo a darle la dignità di cui è privata al momento. E a darle finanche rappresentanza nei luoghi dove dovrebbe essere rappresentata e dove i giornalisti digitali dovrebbero essere rappresentati.
Le vittime della selezione 2.0: Vox chiude
Via Vox Vox has been a fun place to explore, create and connect with your friends. But Vox is closing its doors on September 30, 2010. This doesn’t mean you have to say goodbye to your blog. We want you to make sure you can keep the great content you’ve shared on Vox, and continue … Leggi tutto
Verso una santa alleanza fra redazioni tv e quotidiani ?
Via LSDI In un momento in cui i ricavi sempre più scarsi della pubblicità locale stanno riducendo progressivamente I profitti un tempo invidiabili di quotidiani ed emittenti, i motivi per fondere le redazioni sono chiari: ì- Elimini un doppio lavoro, e le relative spese, inviando un solo cronista a una conferenza stampa o un solo … Leggi tutto
Citazioni web: istruzioni per l’uso
Anche per ricordare ai giornali on-line italiani di citare le fonti: le nuove “editorial guidelines for credit and attribution” di AP
In the age of the Web, the sourcing and reliability of information has become ever more crucial. So it is more important than ever that we be consistent and transparent in our handling of information that originated elsewhere than our own reporting. Therefore, here is our policy for crediting other news organizations in our reporting. This policy is aimed at introducing consistency to our practices around the world, and applies to our print, broadcast and online news reports.
The policy addresses two kinds of situations:
— Attributing to other organizations information that we haven’t independently reported.
— Giving credit to another organization that broke a story first, even when we match it — or advance it — through our own reporting. Attributing facts we haven’t gathered or confirmed on our own:
Primo Festival Italiano dei Quotidiani On Line Locali
Il Festival dei Quotidiani On Line Locali (QOLL Festival) è organizzato dall’Associazione I.P.I. – Imprese Promozione Italia.La sua prima edizione avrà luogo nei giorni 7-8 del mese di ottobre a San Benedetto del Tronto (AP), sulla base di un Regolamento del Festival approvato dal comitato direttivo di I.P.I.
I nemici della rete
La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i … Leggi tutto
Paul Allen scatena la guerra dei brevetti
Via WSJ They’re the everyday fixtures of the Internet experience: pop-up stock quotes on a website, suggestions for related reading near a news article, videos along the side of your screen. Now, Microsoft Corp. co-founder Paul Allen says he owns the technology behind all these ideas, and he’s demanding that some of the world’s top … Leggi tutto
Clonazioni digitali
Via Massimo Mantellini La Stampa e il Corriere online hanno nelle rispettive pagine economiche due interessanti articoli sulla crisi di Blockbuster. I titoli sono diversi, uno dei pezzi è stato scritto a Roma l’altro a Milano, al Corriere hanno aggiunto qualche utile grassetto a capo paragrafo ma per il resto gli articoli sono identici.
Strumenti di difesa contro l’informazione preconfezionata
Se vuoi leggere il quotidiano sul tablet hai infinite soluzioni più o meno buone: dalle trasposizioni del cartaceo alle ricomposizioni dedicate, dal gratuito al pagamento (abbonamento, consumo per numero, consumo per pezzo…).
Non credo che sia una vera innovazione e credo che i giornali debbano rimanere su carta e che il nuovo debba essere tale e non pura finzione di facciata alla moda. L’informatica si è riprodotta nella maggior parte dei casi come dei rifacimenti ancora più vecchi del modello originale. La vera innovazione è lontano dalla massa, specie se giornalisti come l’onesto per quanto simpatico Ras Letterman.
Per l’opinione comune i Social Network fanno tutti la stessa cosa, mentre, se mai dovessero esservi ancora dubbi, Twitter si è consolidato come il canale privilegiato dell’informazione, della controinformazione, ma anche della disinformazione.Il limite è insito nei programmi per accedervi: quelli per desktop sono ancora grossolani e il web decisamente farraginoso. 140 caratteri sono pochi e leggere il link immediatamente è frequentemente impossibile o diventa spesso scomodo e lungo. La soluzione sta proprio negli iPhone, negli iPad e poi magari gli Android e i WebOS devices.