L’informazione online è sempre di più appannaggio delle testate native digitali: i vecchi giornaloni ci stanno lasciando

Le rilevazioni di comScore di dicembre 2019 vedono in testa Citynews, con oltre 21 milioni di visitatori unici nel mese, poi TgCom24,  con 19 milioni 726mila, e  Repubblica.it, terzo con 19 milioni 428mila, quarto Fanpage con 18 milioni 707mila visitatori unici, al sesto posto il  Fatto Quotidiano, che supera il Corriera della Sera di stretta … Leggi tutto

L’INPGI sempre più verso la voragine economica

homo-italicusUn annetto fa in un paio di incontri pubblici denunciai il fatto che con queste tendenze, che stanno solo peggiorando,  LìInpgi non staraà in piedi in 2-3 anni fui tacciato di essere un disfattista. Avevo solo letto i dati sui giornalisti italiani e avevo fatto 4 conti.  Scrive Franco Abruzzo

Ieri è sceso il gelo nella sede dell’Associazione della stampa romana, mentre parlava Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi. Il presidente non ha nascosto nulla sull’andamento attuale della gestione principale dell’ente, un andamento che preoccupa. La crisi, di cui non si intravede la fine, morde in maniera dolorosa e si riflette sui numeri della Fondazione. E’ di pochi giorni  fa la notizia sul fatturato totale delle tv, che è sceso sotto i 10 miliardi: incide il crollo della pubblicità (-16% nel 2012).  Per quanto riguarda l’editoria, il mercato pubblicitario a settembre ha chiuso a -5,8% con un calo del 14,6% nei primi nove mesi dell’anno: il mezzo stampa continua ad assestarsi in terreno negativo con una riduzione del 21,5% per i quotidiani e del 24,3% per i periodici. Nel 2013 i quotidiani registrano, dice il Censis, un calo di lettori del 2% e così la diffusione si ferma sui 4,5 milioni di copie contro i 6,8 milioni de suo massimo fulgore (1995/1998).

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