La brutta storia della redazione di Exibart

Via DiGiTi

Alle preoccupazioni dell’ Associazione stampa toscana per l’ improvviso e ingiusto azzeramento della redazione di Exibart, la pioneristica testata online che ha rappresentato una delle esperienze più significative nel campo dell’ editoria online a livello nazionale, il gruppo DiGiTi (Giornalisti digitali toscani, che dell’ Ast è una costola), aggiunge l’ allarme per i modi da ‘padroni delle ferriere” con cui gli azionisti di maggioranza della casa editrice Emmi si sono comportati.

Un atteggiamento che rappresenta una conferma della debolezza, anche culturale, di molti degli editori italiani che operano nel settore digitale convinti di muoversi in una sorta di ”terra di nessuno” in cui i lavoratori non hanno diritti e in cui i più forti possono imporre la loro volontà.

Questa vicenda sottolinea con forza la necessità di un impegno specifico e particolarmente attento del sindacato dei giornalisti nel campo digitale. Un impegno che tenga conto delle peculiarità, anche industriali, del settore ma senza alcuna deroga dalla difesa intransigente dei diritti dei lavoratori, che vanno affermati con forza anche in questo campo.