Raddrizzare una curva che era dritta

rondissone.jpgC’era una volta un ponte, un ponte sopra un  canale, quelli che in Piemonte chiamano rogge.
Venne l’alluvione dell’anno 2000 e il ponte venne abbattuto. Allora con grande velocità venne costruita una deviazione curvilinea per superare il canale. Dopo 7 anni la situazione è ancora la stessa.

Non stiamo parlando di una mulattiera in una sventurata regione del mezzogiorno più sfortunato, ma di una strada ad altissimo scorrimento, la Padana superiore che unisce tutto il nord Italia da Torino a Venezia.

Nel suo tratto che va dal Comune di Rondissone verso Cigliano e verso l’amatissima Villareggia del bloggante, è stata creata questa agghiacciate chicane che mette a repentaglio la vita degli automobilisti, soprattutto quelli che arrivano dalla direzione da est a ovest che si trovano la stada sbarrata.

Su quella strada passano migliaia di automobili, nella stagione invernale con visibilità modesta, paurosa di notte, per la presenza “umida” della Dora Baltea a meno di un chilometro. Su quella strada sono passate migliaia di TIR e di rimorchi carichi di terra durante la costruzione dell’Alta velocità e durante gli ammodernamenti della Torino-Milano, che hanno dato il loro meglio per superare il “test Schumacher”.

Oramai si sono avuti vari incidenti con morti, ma nulla è cambiato. Ora ci si chiede è necessario che un bus di persone “si immoli” in quella trappola perchè succeda qualcosa e si ricostruisca una normale viabilità da parte degli enti preposti, o si riesce una volta tanto a prevenire il disastro ?

1 commento su “Raddrizzare una curva che era dritta”

  1. Concordo ovviamente, anche perchè li è uno dei posti in cui c’è nebbia anche fuori stagione. Se l’avessero raddrizzata anni fa, non ci sarebbero i mazzetti di fiori e le strisciate sulla barriera.

I commenti sono chiusi.