Il caso Quadranga

Il bloggante aveva pensato di soprassedere sul caso Quadranga dato che di problemi seri ce ne sono tanti, ma (Ver) Mario ha posto ottimamente il punto sullo “stato dell’arte”

L’altro giorno poi, l’epifania. Tremate donne, pensavate di dover fare la prova bikini, e invece no, vi tocca la prova QUADRANGA. Già, il quadranga, un tanga sbilenco fatto da un “designer” geniale, che ha probabilmente scoperto l’uovo di colombo quando una sua squinzia si è messa per mutanda una canottierina da bambino.

Il fatto è che un minimo lavoro di “verifica delle fonti” rivela che il sito è del 2006, il tutto risale ad un paio di anni fa, e sembra che il quadranga non se lo caghi proprio nessuno. Tra l’altro il sito è assolutamente da visitare, perchè ha un jingle cantato dai cugini poveri dei Gipsy Kings (forse gli Stipsy Kings?) che recita “cool cool cool quadranga very cool”, che è imbattibile. Va in loop all’infinito insieme ad una versione strumentale da urlo.

Insomma, io lo posso capire che devi trovare qualcosa da fare agli stagisti. Però capisci anche che mi inquieta l’attenzione zero a dove peschi le cazzate. Perchè poi mi viene il dubbio che quel metodo li lo applichi anche alle notizie vere.

Per completare l’opera non resta che ammettere che il sito internet di un noto quotidiano torinese riporta un imperdibile In Spagna tutte pazze per il nuovo “quadranga”

Sul metodo di ricerca delle notizie il problema di fondo è che dato che gli editori continuano a incapponirsi sui giornali cartacei risulta difficile poter lavorare in redazioni on-line se non in puro desk (ovvero attingendo al flusso infromativo costante di agenzie e comunicati) non potendo per ragioni di organico e tempo uscire quasi mai dalla redazione. Un secondo tema importante è che nel bene o nel male le notizie di gossip, stupidate ovviamente condite di pruriginosità di fondo funziono ovvero vengono lette come nell’editoria tradizionale si vende Novella 2000.

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