La scuola che sogniamo

Via Leonardo

Detto questo, i prezzi aumentano. Aumenta tutto, a partire dalle materie prime: aumenterebbe anche se possedessimo la bacchetta magica per eliminare quelle tenie didattiche degli editori scolastici, con le loro pregiate ristampe patinate e colorate, in cui si cambia tutto purché restino gli errori di stampa dell’anno prima. In effetti la bacchetta magica ce l’avremmo: coi soldi che una famiglia spende in libri ci si potrebbe comprare un laptop, installare il wifi a scuola e lavorare direttamente su wiki. In qualche scuola già succede, e forse, chissà, un giorno anche in quella dei vostri figli (dipende anche da voi! Andate alle riunioni!) Certo, i laptop dopo un po’ si scassano, ma se per questo anche i libri: già da oggi, se un ragazzino riuscisse a conservare un laptop per almeno tre anni, la convenienza ci sarebbe eccome. Anche la diffidenza di una classe insegnante un po’ attempata è destinata a squagliarsi al sole di fronte alla possibilità di somministrare verifiche on line che si correggono da sole (tutta roba che esiste già, eh? Non sto inventando niente).

2 commenti su “La scuola che sogniamo”

  1. Ma come fa a studiare sullo schermo di un computer? Dovrei stampare tutto quello che studio, ma allora, al prezzzo del laptop, devo aggiungere il prezzo della stampate e, sopprattutto, di carta e inchiostro. A me sembra sempre che chi scrive queste cose non studi più da anni e che non abbia mai insegnato in una scuola media o in liceo.

  2. Caro Andrea
    L’elearning è una realtà che sta producendo ottimi risultati
    Non e’ mica necessario stampare ttto, si puo tranquillamente leggere da un cpmputer senza disastro.
    E il costo del sapere diminuirebbe, non la qualità

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