Una interpretazione del fenomeno (calante ?) Beppe Grillo

Via 7yerwinter

E’ affascinante, come in poco più di 1 anno e mezzo, quest’uomo sia riuscito ad ammassare così tanto potere e attenzione abbindolando tutti i principali protagonisti della vita politica italiana. Quante trasmissioni ha fatto Santoro su Grillo? Quante volte abbiamo sentito le esilaranti riflessioni di un qualche inutile pallone gonfiato “sociologo” spiegare cosa volesse significare il “fenomeno Grillo” ? I leader politici che prima accolgono la novità come “positiva per la democrazia” e, poi, quando nessuno riesce a convincerlo a candidarsi, la stigmatizzano ostracizzando il comico di Genova? Se tutti gli danno contro significa che ha ragione! Un modo così berlusconiano di farsi notare.

Anche io, prima di assistere al suo spettacolo, analizzavo Grillo politicamente, accettando infine il fatto che cercasse di porre rimedio ad alcuni seri problemi italiani utilizzando metodi controproducenti che non condividevo. Grazie per il pensiero, ma no grazie, insomma.

Ma osservarlo all’opera, nel suo ambiente, è totalmente diverso. Grillo non può essere considerato un soggetto politico solo perchè tratta di temi politici. E’ la stessa assurdità che sostiene che si diventa violenti giocando ai videogiochi violenti. Seguendo questa logica, Camilleri è un serial killer perchè scrive sui suoi libri di omicidi o Facci è un giornalista perchè scrive su un quotidiano. Definirlo politicamente è dargli un credito che non merita. Grillo è poco più di un carismatico ciarlatano glorificato, che come tutti i migliori imbonitori sfrutta la disperazione, dei veri problemi esistenti, e l’ignoranza della gente comune per il proprio tornaconto personale. Se Berlusconi e Veltroni fossero delle patologie mediche che causano obesità starebbe in tv con dei capelli ossigenati ad urlare di acquistare le sue alghe dimagranti americane. Tutti le usano in Svizzera, che è un paese così civile! O magari a parlare con il suo esperto del Dipartimento dei Culi Grossi del M.I.T.

2 commenti su “Una interpretazione del fenomeno (calante ?) Beppe Grillo”

  1. Ma che vuol dire?
    Grillo ha sempre detto e ridetto che non vuole entrare in politica.
    Vuole che i cittadini facciano da loro lo politica, togliendo di mezzo questi partiti putrefatti (Sartori docet).

    E allora? Qual’è il punto?
    Via Grillo e che tutto continui ad essere quello che è?

    Grillo non diventa una moda solo perchè alcuni dicono che è cosi.
    O solo perchè i giornali ne parlano quando hanno voglia
    (Rete4 sul satellite no, casa a Lugano si).

    Ma per piacere.

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