Il fatto: giornalismo di fatto

Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente, avremo un giornale nuovo, libero, tutto nostro”: con queste parole – dal sito di Marco Travaglio – parte la campagna abbonamenti del Fatto, il nuovo quotidiano diretto da Antonio Padellaro e che ha fra i suoi protagonisti lo stesso Travaglio.

Molte le novità che la testata porta con sé: intanto non avrà finanziamento pubblico ma cercherà di stare sul mercato con le sue forze soltanto. “Un giornale eccentrico, rispetto agli altri”, si legge nella presentazione on line: “Un fatto nuovo.

Perché?
1) Racconterà i fatti, fin dalla sua testata. Darà la notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano.
2) Non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.
3) Non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito”. “E nascerà – viene precisato – solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Per questo vi chiediamo di abbonarvi subito”.

Il Fatto avrà 16 pagine, tutte a colori. Uscirà sei giorni a settimana, tranne il lunedì. Sarà un giornale di carta e un giornale web. “Avrà – si legge – una redazione di giovani agguerriti. Si avvarrà di un gruppo di firme, di inviati di punta e di autori satirici che hanno condiviso con noi la lunga battaglia contro il regime berlusconiano, senza sconti per un’opposizione troppo spesso complice.