Dopo sette mesi chiude The Printed Blog

La fine di un sogno editoriale Via LSDI

‘’Dopo sedici numeri, 80.000 copie stampate distribuite, altre 100.000 copie scaricate da internet e un gran numero di nuovi amici e collaboratori in ogni parte del mondo, sarò pure un po’ sciocco, ma non ho nessun rimpianto’’.  Josh Karp, fondatore di “The Printed Blog”, ha annunciato qualche giorno fa sul sito la fine della sua avventura editoriale, – come ha segnalato Will Sullivan su Poynter.org – spiegandola con le difficoltà incontrate sul mercato dei venture capital, ma anche con degli errori di prospettiva editoriale.

Nel gennaio scorso la molla che aveva spinto Karp a buttarsi in questa avventura era stata una domanda apparentemente banale: “Perché nessuno ha tentato finora di raccogliere dalla rete i contenuti migliori e metterli insieme offline?’’. S piegando (vedi Lsdi, I blogger diventano giornalisti della carta stampata) che ‘’la speranza è che i contenuti iperlocali possano attirare gli inserzionisti del posto che possono in questo modo spendere meno per raggiungere il loro target di riferimento’’.
‘’Creare un nuovo tipo di pubblicazione su carta da zero è stata una esperienza sorprendente e ci siamo umilmente lasciati includere nella discussione globale sul futuro del giornalismo e della stampa. Mi dispiace, è ovvio – spiega ora Karp -, ma guardo al futuro. Credo che i prossimi pochi anni saranno uno dei periodi più eccitanti nella storia del giornalismo. Il paesaggio dell’ industria editoriale sta per essere investito da un grandissimo cambiamento e quando si sarà ridefinito, sembrerà molto diverso da quello che appare oggi. E credo che funzionerà anche molto meglio’.