Le nostre (sempre documentatissime) fonti interne ci hanno riferito che “qualcuno” dei vertici di corso Unione Sovietica ha pensato di bloccare l’accesso dai pc interni al nostro sito. Sarebbe per noi comodo fare le vittime e urlare alla censura. Evidentemente le alte sfere non hanno gradito le nostre inchieste, ma questo era scontato e ampiamente messo in conto. Ancora una volta ci preme ribadire che lungi dal voler fare un giornalismo scandalistico era, è stata, è nostra intenzione mettere in luce le troppe zone grigie di una gestione sclerotizzata da trent’anni di monocolore rovarisiano.
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Ci aspettiamo il contributo, competente e orgoglioso della struttura. Dei tecnici, dei dirigenti, dei (tanti, troppi) collaboratori, degli amministratori. Ci pare che però abbiano iniziato nel peggiore dei modi. Oscurando una flebile voce che nessun altro interesse persegue se non quello di trasformare il Csi in quel centro propulsore di innovazione e di opportunità economiche per il Piemonte che merita.