Roberto Cota è il nuovo presidente della Regione Piemonte. Asterix non abita più in Piemonte. Il nord dell’Italia, Liguria esclusa, è costituito da tutti governatori del PdL e Lega.
Cota non ha fatto molto in campagna elettorale, ma evidentemente ha fatto le cose giuste.. Ha saputo sfruttare bene l’onda lunga della Lega che in Piemonte ha raccolto quasi il 18% dei voti. Ora lo aspettiamo senza complessi al governo della Regione Piemonte. Un’esperienza nuova per lui e per i cittadini del Piemonte. Senza complessi perchè siamo curiosi di capire come dimostrerà la sua diversità e la sua alienità rispetto alla passata gestione della Regione. Aspettiamo di capire che farà nel concreto per cambiare le cose e fare ripartire il Piemonte.
Mercedes Bresso è una persona preparata e compentente. Avrebbe vinto se avesse accettato di fare come voleva lei senza farsi impelagare dalle pastoie della politica subalpina di centro sinistra. Invece di costruire una lista di persone e competenze vere della società civile si è scelto di infarcire le liste di vecchi politici spesso decotti, portando il timone verso il centro. Ora il centro sinistra deve avere il coraggio di cambiare pesantemente la sua classe dirigente, mandando via i molti vecchi acrobati della politica, dando spazio ai giovani e ai competenti. Se no il vento della Lega soffierà a lungo sotto la Mole e dintorni. Un partito che non sa ammettere la sconfitta offende i suoi elettori con politica irresponsabile, incosciente, vecchia.
Qualche personaggio del centro sinistra adirato dalla sconfitta, non avendo il coraggio di accettarla, sta cercando di darne la colpa al successo del Movimento 5 Stelle che ha ottenuto un ottimo 4%. Queste persone del centro sinistra hanno scarsa dote analitica per distinguere la causa dall’effetto. La causa sono gli errori del centro sinistra. L’effetto è che dei cittadini hanno voluto dare la loro fiducia a un movimento che sembra volersi dimostrare serio, alternativo e costruittivo, al di fuori delle acrobazie di Beppe Grillo. Non necessariamente il “grillismo” è una forma di protesta, ma un appropriarsi di spazi poltici da chie è stato estromesso dal normale contesto della partecipazione politica italiana legata a contesti e partiti troppo legati alla tradizione.