Amministrative 2010: Asterix non abita più in Piemonte

Roberto Cota è il nuovo presidente della Regione Piemonte. Asterix non abita più in Piemonte. Il nord dell’Italia, Liguria esclusa, è costituito da tutti governatori del PdL e Lega.

Cota non ha fatto molto in campagna elettorale, ma evidentemente ha fatto le cose giuste.. Ha saputo sfruttare bene l’onda lunga della Lega che in Piemonte ha raccolto quasi il 18% dei voti. Ora lo aspettiamo senza complessi al governo della Regione Piemonte. Un’esperienza nuova per lui e per i cittadini del Piemonte. Senza complessi perchè siamo curiosi di capire come dimostrerà la sua diversità e la sua alienità rispetto alla passata gestione della Regione. Aspettiamo di capire che farà nel concreto per cambiare le cose e fare ripartire il Piemonte.

Mercedes Bresso è una persona preparata e compentente. Avrebbe vinto se avesse accettato di fare come voleva lei senza farsi impelagare dalle pastoie della politica subalpina di centro sinistra. Invece di costruire una lista di persone e competenze vere della società civile si è scelto di infarcire le liste di vecchi politici spesso decotti, portando il timone verso il centro. Ora il centro sinistra deve avere il coraggio di cambiare pesantemente la sua classe dirigente, mandando via i molti vecchi acrobati della politica, dando spazio ai giovani e ai competenti. Se no il vento della Lega soffierà a lungo sotto la Mole e dintorni. Un partito che non sa ammettere la sconfitta offende i suoi elettori con politica irresponsabile, incosciente, vecchia.

Qualche personaggio del centro sinistra adirato dalla sconfitta, non avendo il coraggio di accettarla, sta cercando di darne la colpa al successo del Movimento 5 Stelle che ha ottenuto un ottimo 4%. Queste persone del centro sinistra hanno scarsa dote analitica per distinguere la causa dall’effetto. La causa sono gli errori del centro sinistra. L’effetto è che dei cittadini hanno voluto dare la loro fiducia a un movimento che sembra volersi dimostrare serio, alternativo e costruittivo, al di fuori delle acrobazie di Beppe Grillo. Non necessariamente il “grillismo” è una forma di protesta, ma un appropriarsi di spazi poltici da chie è stato estromesso dal normale contesto della partecipazione politica italiana legata a contesti e partiti troppo legati alla tradizione.

5 commenti su “Amministrative 2010: Asterix non abita più in Piemonte”

  1. Vittorio, apprezzo e emolto lo stile pacato del tuo scrivere di sempre. Nella tua analisi però vorrai convenire che 9372 voti di differenza tra la Bresso e un cicisbeo ignorante e razzista (che parla col birignao) non si può tecnicamente definire sconfitta. Nemmeno si può inoltre, pur con tutto il rispetto per tutti coloro che vogliono far politica per proprio conto, ammettere che i grillini non abbiano influito giacché mi rifiuto di credere che tra i 90.086 voti del M5S diecimila di questi non avrebbero potuto andare alla professoressa Bresso. Ce ne accorgeremo del madornale errore compiuto.

    • Anche se avesse vinto le elezioni di altrettanti voti di quanto ha perso matematicamente il centrosinistra avrebbe politicamente perso le elezioni dato che se non è stato capace di vincere in una regione tradizionalmente di sinistra, dopo una legisltatura regionale mediamente ben governata. In effetti Bresso è un politico preparato e competente, alcuni suoi assessori hanno lavorato bene, altri molto meno bene: non ho paura di fare per esempio un nome: quello dell’assessore alla Cultura che ha fatto strage della cultura “dal basso” in regione e in Torino. E se l’incapacità di rinnovarsi drasticamente nelle persone, nei contenuti e nella costruizione di una unità vera continuerà la sinistra perderà le prossime elezioni comunali (e sarebbe molto più storica come sconfitta)
      Mi permetto di far notare che dare del cicisbeo ignorante e razzista a Cota è come quando berlusconi diede dei coglio… a quelli di sinistra, dato che nel bene e nel male Cota domenica e lunedì l’hanno votato la maggioranza dei piemontesi e nonostante tutto occorre rispettarli.
      Per Grillo e i grillini: algebricamente se vogliamo hanno “fatto perdere la Bresso”, dal punto di vista poltico e sociale come ho cercato di spiegare sono l’effetto, di una causa molto molto lontana da loro. Un certo approccio da società civile fatto proprio dal M5S era stato prprio di una stagione della sinistra. Poi è stato “formattato” dalla classe dirigente storica del centro – sinistra. E amen

  2. Mi sembra che il centrosinistra, come al solito, cerchi di scaricare le proprie responsabilità su qualcun altro invece di assumersele e di farsi un bell’esame di coscienza… e così riperderà anche la prossima volta.

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