Politici a equo canone

Via Enrica

Ieri a Ballarò D’Alema ha reagito maluccio alle provocazioni di Alessandro Sallusti, vicedirettore de Il Giornale, per un suo appartamento prestigioso che pagava a l’equo canone.

Appena venuta a Milano, più di 13 anni fa, ho visto degli appartamenti stupendi con le finestre affacciate in Galleria Vittorio Emanuele, su in alto (vedere l’immagine). Per scherzo faccio a Bea: “ecco, vorrei abitare qui, quanto costerà l’affitto?”. Risposta: “Poco perché sono a equo canone e ci abitano politici e amici di Craxi“.

Non mi sembra improbabile che D’Alema abbia preso il suo appartamento a euo canone grazie alla sua posizione, ma non mi sembra neanche illegale. Forse è proprio quello che ha fatto Scajola, che ieri si è dimesso: l’ha pagato molto poco grazie al fatto che è un uomo importante.

Se un politico della sua posizione avesse ricevuto solo questo tipo di favori, e solo grazie alla sua posizione, senza niente in cambio, mi sentirei già soddisfatta. Ma il fatto che si sia dimesso al volo non mi fa ben sperare.

1 commento su “Politici a equo canone”

  1. Enrica fai un po’ di confusione. Quando D’alema ha stipulato un contratto di locazione vigeva la normativa dell’equo canone,che per tutte le locazioni non dava adito a libera contrattazione ma er aregolato dalla legge in vigore. Altra cosa è Scajola perchè lui non ha versato un importo inferiore al prezzo di mercato della sua casa, solo che ne ha dichiarato un terzo, gli altri due terzi sono stati occultati e lui dice di non saperne la provenienza. Questa compravendita già mette in luce più reati. Frode Fiscale (per non aver corrisposto al Fisco il giusto corrispettivo) Occultamento di somme (reso possibile perchè l’attuale governo ha eliminato il decreto Bersani-Schioppa che prevedeva la rintracciabiloità degli assegni con la dicitira di non traferibilità) Gli altri reati riguardano a che titolo queste somme gli sono state regalate, e qui se ne riparlerà!.

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