La morte delle sale d’aspetto, il trionfo morale delle cappelle

cappella stazione alessandria con macbook

Venerdì 9 luglio 2010, il giorno del silenzio dell’informazione contro la legge bavaglio e dello sciopero delle ferrovie.

La consueta tradotta ferroviaria che conduce il bloggante da Torino a Genova va a morire nella stazione di Alessandria. Ci sono circa tre ore da aspettare nell’attesa che parta il successivo treno garantito che porta alla stazione di Brignole.

Che fare ? Leggere i giornali non si può, non sono usciti. Allora cerchiamo la sala d’aspetto per accamparci e passare il tempo in rete. Non è possibile. La vecchia cara sala d’aspetto, vecchio luogo che evoca attese e clochard, non esiste più. I lavori di ristrutturazione delle stazioni per trasformarle in centri commerciali hanno fatto sparire il più delle volte le aree dedicate all’attesa per trasformarle in fast food, negozi di intimo o di videogiochi.

Che fare. L’esperienza di chi ha viaggiato tanto fa pensare che la prima cosa da fare è una perlustrazione meticolosa dell’area per trovare la zona più confortevole e colonizzarla. Gira che ti rigira si scopre al margine nord della stazione una graziosa capelletta fresca , silenziosa e con pure presa di corrente a disposizione per connettere laptop e simili. Ovviamente le ore successivesono passate nella preziosa cappella (funzioni solo la domenica se vi interessa).

Cappella batte Ferrovie dello Stato 5 a 0.