Fiat: una verità rimandata

Via Repubblica.it

La Fiat non risponde alla domanda di fondo: dove sarà il quartier generale del nuovo colosso che nascerà dalla fusione tra Torino e Detroit? “Decideremo entro il 2014”, risponde Sergio Marchionne tranquillizzando i ministri seduti intorno al tavolo: la scadenza naturale del governo è fissata al 2013 e dunque, in ogni caso, la patata bollente passerà a qualcun altro.

Aggirato in questo modo il punto numero uno all’ordine del giorno della riunione, il resto viene da se. L’ad del Lingotto ripete ai ministri il piano che già aveva annunciato ad aprile: 20 miliardi di investimenti e la produzione di 1,4 milioni di auto in Italia nel 2014. Dove verranno investiti quei 20 miliardi e con quali modelli la Fiat intende raggiungere tra tre anni una produzione che è doppia rispetto agli attuali 650 mila pezzi?

“Molte cose – si è giustificato il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani – la Fiat non ce le ha volute dire per comprensibili ragioni di riservatezza e per non dare un aiuto involontario alla concorrenza”. Ma, ha garantito lo stesso ministro, “la Fiat sta investendo a Pomigliano e Mirafiori, e ora anche in Abruzzo e alla ex Bertone”. Interventi che, sommati, equivalgono a un impegno leggermente superiore ai 3 miliardi.