E’ arrivato Gdisk: si chiama Gdrive

Via Punto Informatico Del fantomatico Gdrive si parla da anni, al punto che questo ipotetico “hard disk/file system virtuale” è diventato quasi una leggenda metropolitana in linea con l’avanzare dell’hype sulle proprietà salvifiche del cloud computing e la politica commerciale Internet-centrica portata avanti da Mountain View. L’ultima caratteristica di upload aggiunta a Google Docs non … Leggi tutto

Il papà dello streaming si fa da parte

Robert Gleaser, fondatore di RealNetworks (via PaidContent) lascia

A shocker but a move five years too late: Rob Glaser, the founder and CEO of RealNetworks , is stepping down as the leader of the company after 16 years. The pioneering online video company has appointed Robert Kimball, who till now was the corp EVP, as president and acting CEO; he has also been appointed to the board. A formal search for a new CEO will start now, and Kimball will be a candidate as well, a RealNetworks’ spokesperson tells me. Glaser will remain as the chairman of the board; he is also the single largest shareholder of the company.

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Nuovissime prospettive sul futuro dell’informazione

Si è aperta una nuova discussione sui temi dell’informazione on-line a partire da una felice sintesi per punti di Luca de Biase, già annotata da Marco Formento e (il giornalaio) Pier Luca Santoro. e probabilmente fra poco da altri. Il bloggante titolare decide di dire la sua, con particolare declinazione al mercato dell’informazione italiano

1. L’informazione di qualità ha valore e costa tempo o denaro. Il modo in cui viene pagata contribuisce a qualificarla: può pagarla il pubblico che compra un prodotto editoriale, la pubblicità che compra l’attenzione del pubblico, una comunità di sottoscrittori o uno stato che la finanzia.

L’informazione è un bene particolare, ma è un bene suscettibile a quelle che sono le leggi del mercato legate a domanda ed offerta, e alla distribuzione. L’evoluzione storica dei media e dei prodotti editoriali aveva staticizzato il concetto editoriale di infornazione in un oggetto cartaceo distribuito in media quotidianamente detto giornale. Il giornale veniva distribuito attraverso dei canali distributivi rigidi e soggetti a parcellizzazione. Poi è arrivata la rete che ha demolito e ricostruito dal nulla canali distributivi, ha allargato enormemente l’offerta di informazione,  ha distrutto la scala dei tempi portando tutta l’informazione al tempo reale (TV, radio, Internet) e relegando la carta stampata all’approfondimento.
Il sistema distributivo fisico italiano, molto “viscoso” è ancora un’ancora di salvezza per  il futuro degli editori cartacei. D’altra parte nessuno ha cercato ad oggi di mutarlo, evidemente sta bene così come è a editori, distributori e punti vendita. E’ come il rapporto fra concessionarie e case di produzione automobilistiche, spesso criticato, ma mai modificato seriamente.

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L’arrivo paludato di Gdrive

Via Cnet Google on Tuesday is making a big move with its Docs service, opening it up to all types of file uploads. This includes photos, movies, music, and ZIP archives, all of which will be stored on Google’s servers. Along with opening up Docs to additional file types, Google is also dramatically increasing the … Leggi tutto

La Sindrome Cinese di Google

Google si è rotto le scatole di una serie di problemi di pirateria che gli arrivano dalla Cina, tra cui i tentativi di accessi da hacker evidentemente made in Cina diretti alle caselle di attivisti umanitari.

First, this attack was not just on Google. As part of our investigation we have discovered that at least twenty other large companies from a wide range of businesses–including the Internet, finance, technology, media and chemical sectors–have been similarly targeted. We are currently in the process of notifying those companies, and we are also working with the relevant U.S. authorities.

Second, we have evidence to suggest that a primary goal of the attackers was accessing the Gmail accounts of Chinese human rights activists. Based on our investigation to date we believe their attack did not achieve that objective. Only two Gmail accounts appear to have been accessed, and that activity was limited to account information (such as the date the account was created) and subject line, rather than the content of emails themselves.

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Esperti sporcati nel gulag degli insulti

Gianni Riotta risponde a Vittorio Zambardino Dobbiamo difendere la libertà del Web, gli accessi, l’ugualitarismo e battere le censure, vedi Cina. Ma proprio perchè il destino delle democrazie si gioca sul Web dobbiamo affermare sul Web che non c’è confusione tra bene e male, che certe idee sono giuste e altre sbagliate, che la competenza, … Leggi tutto

Cronisti di guerra in stanze d’albergo

Vittorio Zambardino risponde a Gianni Riotta (qui il pensiero di Alessandro Aresu) Caro Gianni, sei un ottimista: in questo paese nelle redazioni, nelle case editrici, nell’accademia e nelle stranze strategiche delle aziende – dovunque in qualche modo “si pensi per professione” – la rete, come luogo e modello di reperimento ed uso dell’informazione, non è … Leggi tutto

Ebookofili in Apogeo

Dal sito di Apogeo Editore Ci siamo quasi: venerdì 15 gennaio, negli uffici di Apogeo in Via Natale Battaglia 12 a Milano ci sarà l’evento per ebookofili annunciato prima delle Feste. A partire dalle 14:00 discuteremo di temi come formati, conversioni, cambiamenti nei flussi di lavoro, devices, situazione del mercato, strategie contrattuali e metodi di … Leggi tutto

Anopticon: la mappa delle videocamere italiane

Alessandro Longo via Repubblica Nasce dalle frange irrequiete del web italiano e subito diventa un caso: è un progetto per contrastare il proliferare delle videocamere di sorveglianza. Si chiama Anopticon ed è sul sito Tramaci. org, gestito dal 31enne veneziano Enzo A., che si autodefinisce un hacker (il suo nickname è Etno) e preferisce rimanere … Leggi tutto

Se Telecom acquisisse Telefonica

Via Zeus News

In questi giorni torna di attualità l’ipotesi che Telefonica acquisisca il pieno controllo di Telecom Italia, governata dal suo “fiduciario” Bernabè, rilevando le quote delle banche italiane e di Generali, ormai stufe dell’investimento non abbastanza redditizio.

Il tutto potrebbe avvenire con il via libero di Berlusconi, che prima di Natale ha avuto il via di libera di Telefonica per accrescere la presenza di Mediaset in Spagna. Perfino la Cgil, fino a poco tempo fa contraria a operazioni che mettano in discussione l’italianità di Telecom, sarebbe ora favorevole all’ennesimo passaggio di mano di Telecom fuori dalla Borsa.

Ipotizziamo che, invece di Telefonica che acquisisce il controllo di Telecom, si verifichi il contrario: immaginiamo una Telecom Italia che, priva della zavorra dei debiti dell’Opa, tenti di controllare Telefonica.

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