I dati sono aperti

Nel corso di una conferenza stampa il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta ha presentato, insieme al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, l’operazione Open Government, dati aperti e App. L’iniziativa rappresenta la declinazione in chiave web 2.0 e Internet in mobilità del lavoro avviato da tre anni e mezzo sul fronte … Leggi tutto

Un pezzo molto Malinconico

Eleonora Voltolina su la Repubblica degli stagisti

La settimana scorsa a Firenze si sono dati appuntamento oltre trecento giornalisti precari, chiamati a raccolta dall’Ordine dei giornalisti e dalla Fnsi per discutere dei problemi della professione. stageAppuntamento clou dei due giorni la tavola rotonda «Cinquanta centesimi a pezzo: è dignità?», molto attesa anche per la presenza di Carlo Malinconico, presidente della Fieg – la Federazione italiana editori giornali – a confronto con il segretario della Fnsi Franco Siddi ed Enzo Carra, relatore della proposta di legge sull’equo compenso giornalistico. Moderatore Giancarlo Ghirra, segretario dell’Odg.
Più di duecentocinquant’anni anni in quattro: non propriamente i protagonisti del dramma della sottoretribuzione, dato che l’età media dei discussant era 63 anni. Ma tant’è.
Malinconico ammette subito in apertura che «il problema degli articoli pagati troppo poco sussiste: non tutti possono essere assunti all’interno di una redazione, quindi l’apporto dei collaboratori è fondamentale». E assicura che la Fieg «pensa che il compenso debba essere correttamente proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto». Sulla definizione di «proporzionato» Malinconico però non si sbilancia: «Non tutti i pezzi sono uguali, noi chiediamo di differenziare. Questo comunque non vuol dire tollerare gli abusi».

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Data Journalism e liberazione dei dati

Via LSDI

Enormi quantità di dati potenzialmente disponibili e pochissima trasparenza. E’ intorno a questa contraddizione che si articolerà un incontro, organizzato da Fnsi e Lsdi, per presentare ‘’Open Data–Data Journalism: trasparenza e informazione al servizio delle società nell’era digitale’’, una Ricerca in via di pubblicazione nella collana “e-book di giornalismo”, curata da LSDI insieme al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e a Simplicissimus, casa editrice specializzata in libri elettronici.

Lo studio, realizzato da Andrea Fama, sarà presentato a Roma il 27 ottobre 2011 alle 10,30 nel Salone della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

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Monopolio fotografico quotidiano

Come nota il sempre attento Pazzoperrepubblica, non è che i quotidiani italiani si siano lasciati troppo andare con la fantasia per scegliere una fotografia da prima pagina per rappresentare le violenze di Roma.

Il coraggio di un direttore di ammettere gli errori

Ci sono dei momenti in cui ci si sente orgogliosi di dare un piccolo contributo a cose importanti. Ieri Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano online,  ha scritto un preciso e autocritico contributo per spiegare che sostanzialmente la redazione del Fatto Quotidiano digitale e i relativi tecnici avevano fatto degli errori nel mettere su la nuova release del sito e che sarebbero tornati alla vecchia versione in attesa di mettere a punto la release avanzata. Un bel gesto, apprezzato, di dialogo e trasparenza con i lettori. Ben diverso dalle azioni di molti direttori, anche giovani e rampanti, che non amano parlare di quello che succede nelle loro redazioni e che continuano a predicare con retorica ed ex cattedra come fossero papi laici in una società medievale. Come ha dichiarato Arianna Huffington allo Iab Forum: “nella informazione in rete occorre mettersi allo stesso livello dei cittadini – lettori”. Appunto …

Abbiamo sbagliato. Anzi come direttore responsabile del sito ho sbagliato, ed è giusto dirlo chiaramente. La nuova versione de ilfattoquotidiano.it non funziona come dovrebbe. Chi ieri è riuscito a leggerci (durante le poche ore in cui siamo stati in piedi) o ha visto quanto ho scritto su facebook e twitter ha vissuto in diretta quello che è accaduto. A questo punto inutile profondersi in altre scuse agli utenti o agli abbonati. Questo giornale web è nato per dare un servizio ai suoi 400.000 frequentatori giornalieri: scrivere le notizie. Tutte le notizie che siamo in grado di trovare e valutare. Dobbiamo quindi tornare a farlo subito.

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La “sindrome di Stoccolma” del precariato e la condivisa ipocrisia che rende cronico l’effimero

Via Stefano Tesi Finchè le cose stanno così, si può anche tuonare contro il presunto sfruttamento e il comprensibile disagio di chi non riesce ad avere sotto piedi un terreno lavorativamente fermo. Ma la verità è che quando un contratto a termine diventa cronico e si perpetua per lustri, perfino decenni, con ciò restando sempre … Leggi tutto

I precari dell’Unità in sciopero

Via La Nazione Sciopero di due giorni e doppio appello: al direttore dell’Unità e all’editore per il pagamento degli arretrati. Nel giorno della protesta dei giornalisti precari, i collaboratori delle redazioni di Firenze (ma anche di Roma, Milano e Bologna) e i corrispondenti regionali dell’Unità annunciano lo sciopero di due giorni, oggi e domani, per protestare contro … Leggi tutto

La Coop sei tu chi può intercettarti di più ?

Via Repubblica.it Un centro d’ascolto occulto, capace di intercettare le conversazioni di tutti i dipendenti. In grado, potenzialmente, di carpire chiacchiere private, ma anche orientamenti politici, magari giudizi sulle scelte aziendali.  È il piano che Coop Lombardia avrebbe studiato nel 2004, messo in pratica sperimentalmente nel 2007, archiviato definitivamente solo nel 2010. Bastava un piccolo … Leggi tutto