Prima ti bombardano il rene sbagliato, poi scompare la tua cartella clinica

Paolo Accossato su Lastampa.it

Nove anni fa era stato sottoposto al bombardamento dei calcoli al rene sbagliato. Mentre le onde d’urto colpivano a destra, la dottoressa ripeteva perplessa: «Ma dove sono questi calcoli? Io non li vedo».  Malgrado ciò il medico procedette: mille e 500 colpi «sparati» al rene sbagliato per triturare grumi che non c’erano. Oggi, la goccia ha fatto traboccare il vaso: la cartella clinica di quell’intervento sbagliato è sparita. Più nessuna traccia, ammettono in ospedale. Il doppio caso finirà in mano a un avvocato.

Gian Carlo Rizzi ha 70 anni. Pensionato, abita a Torino, quartiere Mirafiori: «Era il 15 gennaio del 2001 – ricorda -, notai sangue nelle urine, il medico di famiglia mi prescrisse una serie di esami, un’ecografia all’addome, e si scoprì che nel rene sinistro avevo due calcoli di circa 8 millimetri di diametro. “Da togliere subito”, disse il dottor Ferrando, primario (oggi in pensione, ndr) dell’Urologia ospedaliera alle Molinette, dove avevo fatto la visita. Dopo otto mesi passati fra analisi e attese si decise di bombardare il rene per sbriciolare i «sassolini», ma «la dottoressa che utilizzò il litotritore – racconta sempre Rizzi – colpì per circa 20 minuti il rene sano anziché quello malato».

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Firmato il protocollo per la Città della Salute e della Scienza a Torino

E’ finalmente stato firmato il protocollo d’intesa che individua nel quadrante sud-est della città di Torino, che attualmente comprende le strutture ospedaliere Molinette, S. Anna e Regina Margherita e l’area sportiva comunale “Bacigalupo”, l’ambito di localizzazione prioritaria delle attività di assistenza sanitaria, didattica e di ricerca costituenti il primo nucleo della Città della Salute e … Leggi tutto

Pazienti.org

Il bloggante titolare ha avuto molti incontri nell’ultimo anno con medici e strutture sanitarie. Con quasi sempre ottime impressioni. La sanità in Italia vive sulla qualità dei professionisti che la gestiscono,. Che spesso sono ottimi e umanissimi professionisti. Qualcuno ha pensato di permettere di raccontare in rete le  storie della sanità italiana. pazienti.org è il … Leggi tutto

I NAS all’ospedale di Chivasso

Via Corriere.it

C’era anche una donna ultraottantenne morta, abbandonata su una barella nel corridoio che costeggia il pronto soccorso, in mezzo ai malati che stavano ricevendo il pasto all’ospedale di Chivasso. È una delle «carenze gestionali» riscontrate dai carabinieri del Nas nel corso di un blitz al pronto soccorso del nosocomio, uno dei più grandi della provincia torinese, che serve un’utenza di 250mila persone coprendo le province di Torino e Vercelli.

I controlli sono scattati in seguito alle numerose lamentele ricevute negli ultimi mesi. Al loro arrivo, i militari si sono trovati di fronte ventuno pazienti dei reparti di Medicina e di Neurologia “parcheggiati” nei corridoi del pronto soccorso. Una «grave anomalia», sotto il profilo delle norme relative alla degenza e all’assistenza dei pazienti. I carabinieri hanno trovato una struttura «congestionata» con situazioni «inaccettabili».

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Molinettopoli 2

Via Repubblica Irremovibile l’ingegner Francesco Chiaro nel pretendere il cinque per cento. Forte del fatto di poter fare “cosa c… o voleva”, come ha detto, senza tanti giri di parole, a Federica Tedino, rappresentante legale dell’omonima ditta che chiedeva spiegazioni sulla decisione di affidare ad un’unica impresa la manutenzione di tutte le autoclavi, comprese quelle … Leggi tutto