Il vero volto del Cavaliere

E’ finito prima di nascere il Berlusconi salvatore della patria e il Berlusconi statista integerrimo che teneva a bada i suoi interessi per poter santificarsi. Berlusconi è tornato ai suoi standard finalizzati a difendere i suoi interessi, e per tutelare le sue pendenze giudiziarie. Altro che luna di miele: luna di fiele.

Ezio Mauro su Repubblica.it
Il vero volto del Cavaliere

Nel mezzo della luna di miele che la maggioranza degli italiani credeva di vivere con il nuovo governo, la vera natura del berlusconismo emerge prepotente, uguale a se stessa, dominata da uno stato personale di necessità e da un’emergenza privata che spazzano via in un pomeriggio ogni camuffamento istituzionale e ogni travestimento da uomo di Stato del Cavaliere.

No. Berlusconi resta Berlusconi, pronto a deformare lo Stato di diritto per salvaguardia personale, a limitare la libertà di stampa per sfuggire alla pubblicazione di dialoghi telefonici imbarazzanti, a colpire il diritto dell’opinione pubblica a essere informata sulle grandi inchieste e sui reati commessi, pur di fermare le indagini della magistratura.

La Repubblica vive un’altra grave umiliazione, con le leggi ad personam che ritornano, il governo del Paese ridotto a scudo privato del premier, la maggioranza parlamentare trasformata in avvocato difensore di un cittadino indagato che vuole sfuggire al suo legittimo giudice, deformando le norme.

In un solo giorno – dopo la strategia del sorriso, il dialogo, l’ambizione del Quirinale – Silvio Berlusconi ha chiamato a raccolta i suoi uomini per operare una doppia azione di sfondamento alla normalità democratica del nostro sistema costituzionale. Sotto attacco, la libertà di informazione da un lato, e l’obbligatorietà dell’azione penale dall’altro.