Rita Clementi è volata a Boston

Via Corriere.it

È stata di parola. Rita Clementi è volata a Boston. Da giovedì lavorerà in un importan­te centro medico. Ha lasciato l’Italia, così come aveva promesso, la ricercatrice precaria di Pavia che ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per denunciare lo stato comatoso della ricerca nel nostro Paese e per raccontare la decisione di abbandonare l’Italia. Non è bastata a fermarla neanche un’offerta giunta all’ultimo minuto da un prestigioso centro di ricerca di Padova. Troppo tardi: «Ho dato la mia parola agli americani. Ora vediamo cosa succede. Non escludo un ritorno. Non è detto poi che non si possa collaborare tra Boston e Padova. D’altronde ricerca vuol dire collaborazione». Così, tirandosi dietro il suo trolley, dopo un ultimo bacio al marito e ai tre figli, la scopritrice dell’origi­ne genetica di alcune forme di lin­foma maligno ha girato i tacchi ed è entrata dentro l’aeroporto di Linate. Un volo low cost, via Londra per spendere meno, e le sue speranze volano Oltreoceano.

6 commenti su “Rita Clementi è volata a Boston”

  1. Dr. Clementi, non e’ la sola, vorrei comunicare con lei, sono un medico e lavoro negli USA dal 1990, prima a NY, adesso a Richmond, Virginia Commonwealth University-HS.
    La prego di contattarmi via email. Grazie
    Sinceramente
    Iolanda Russo-Menna, MD, MEd

  2. Sappiamo che l’ambiente universitario è gestito dai baroni, e non solo da oggi. Anzi, a quanto pare oggi c’è qualcuno che vorrebbe introdurre la meritocrazia in quel luogo clientelare. E non è solo da oggi che i “cervelli” scappano dall’Italia, ma essendoci un governo inviso a molta carta stampata oggi se ne parla. E’ evidente che qualche riforma vada fatta, anche se, ovviamente, vi è molto ostruzionismo da parte di coloro che vorrebbero mantenere le cose come stanno, visto che gli ambienti “culturali” sono da 50 anni circa gestiti da loro.

    Buon fine settimana.

  3. Purtroppo non ho titoli ufficiali per trovare un posto di lavoro e neanche l’età giusta. Però vorrei tanto lasciare l’Italia perchè sento forte la coercizione ad ogni iniziativa evolutiva. L’unica abilità che mi sento di dichiarare è l’acquisizione del pensiero sistemico olistico. Ultimamente sono riuscita a realizzare il sogno antico di abitare vicino al mare e sto bene. Una domanda: potrebbe esistere per me la possibilità di accompagnare come segretaria tutto fare? Grazie Con solidarietà Anna

  4. Sono americana e vivo qui in Italia per lavoro ma questo Paese mi “sta stretto”. Qui non esiste la meritocrazia. Non escludo un prossimo rientro. A Rita auguro ogni fortuna certa che il mio Paese l’accoglierà con calore e simpatia. Good Job Rita!

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