Scajola punta sulla banda larga

Via Repubblica

Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso dell’ultimo Cipe, ha consegnato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un appunto per chiedere – secondo quanto risulta all’agenzia Ansa – l’avvio di alcuni progetti per i quali sono già state definite le risorse, “misure che attuate consentirebbero di dare risposta anticiclica a molte crisi in atto”.

Tra gli interventi viene citata la banda larga che con 800 milioni di investimenti da parte del governo darebbe lavoro a 50.000 addetti e consentirebbe di aprire 33.000 cantieri, con un impatto positivo sul Pil pari a 0,2 punti percentuali. Ma, nell’elenco, sono indicati anche i progetti di riconversione di aree industriali e quelli per la creazione di zone franche, anche in Abruzzo.

L’obiettivo dell’intervento del ministro – secondo quanto si apprende da fonti ministeriali – è quello di rimodulare una serie di progetti, le cui risorse sono già previste da disposizioni di legge, per dare un colpo di acceleratore agli investimenti e, soprattutto, all’occupazione. Con una particolare attenzione alle diverse zone del Paese che stanno risentendo degli effetti della crisi economica internazionale. L’elenco consegnato al presidente del Consiglio punta a realizzare misure di immediata cantierabilità, trasformando così gli investimenti in un volano della ripresa economica sul territorio.

“Confermo tutto – ha detto il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, durante la trasmissione Il Brunetta della domenica sull’emittente radiofonica Rtl – nell’ultima riunione del Cipe su indicazione del ministro Scajola il presidente del Consiglio ha confermato che quest’anno si avvierà la complessa macchina degli investimenti per la banda larga, gli 800 milioni di euro, anche per tranche, che servono perché dal 2010 si possa superare il digital divide”.